Depotenziata due ore dopo la presentazione, disinnescata del tutto almeno teoricamente dal ritiro della firma da parte della neo assessore Filomena Calenda (e quindi viene meno l’11esimo e decisivo sì), la mozione di sfiducia al presidente della Regione Donato Toma sarà discussa in Aula mercoledì prossimo, 24 marzo.
All’ordine del giorno, al primo punto, il rinnovo dell’elezione dei due vicepresidenti. Calenda, entrata in giunta, ha evidentemente inviato già le dimissioni dall’ufficio di vertice dell’Assise. Al suo posto, andrà Andrea Di Lucente.
Intanto, il governatore Toma conferma la sua intenzione di procedere a una revisione più ampia degli assetti di giunta e maggioranza, l’ingresso in giunta di Calenda è la prima pedina. Dopo la discussione sulla sfiducia, che lui ha chiesto al presidente del Consiglio Micone di fissare subito e in cui ascolterà per «capire le posizioni di tutti», comincerà la sessione di bilancio. E poi il pit stop per l’ulteriore ‘tagliando’ dunque. Tagliando ritenuto evidentemente necessario per proseguire nell’ultimo scampolo di legislatura. «Non sono attaccato alle poltrone», sottolinea Toma. «Ma in un momento difficile come quello che siamo vivendo per la pandemia si deve andare avanti».
ppm

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.