Sono già stati spesi 134.4 milioni di euro, il 67%, dei 207 milioni stanziati per il Programma di sviluppo rurale della Regione Molise. Un dato elevato che risulta al di sopra della media europea, che a fine 2020 si assestava intorno al 62%. Soddisfatto dell’efficienza di spesa il presidente Toma, che giovedì ha partecipato, in videoconferenza, alla riunione riguardante il Programma di sviluppo rurale della Regione Molise Fears 2014-2020, appuntamento nel corso del quale vengono analizzati i risultati conseguiti.
Con lui l’assessore regionale alle Politiche agricole, Nicola Cavaliere, i rappresentanti della Commissione europea, del ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, dell’Agea, l’autorità di gestione, i tecnici della Regione Molise e i valutatori indipendenti.
Nel triennio di attuazione 2018/2019/2020 si è passati da un valore di circa 22.1 milioni di euro, relativo al biennio 2016-2017, a quello attuale di 139.45 milioni di euro, con oltre 117 milioni di nuova spesa pubblica sostenuta, portando il livello di attuazione del programma dal 10% al 67%.
Nel 2021 è prevista la realizzazione dell’ulteriore spesa di 31 milioni di euro.
In riferimento alla nuova Politica agricola comune (Pac), Toma ha sottolineato che la Regione Molise si sta muovendo per un riparto delle risorse programmate secondo logiche basate sulle effettive necessità dei territori, sulle loro capacità programmatiche e la loro efficienza, mettendo in evidenza due elementi centrali. Il primo è che alcuni territori non possono essere penalizzati dal fatto che il fenomeno dello spopolamento stia avanzando, ma, al contrario, dovrebbero avere maggiori risorse per attivare azioni in controtendenza.
Il secondo elemento è costituito dalla previsione di misure sistemiche, adeguate e proporzionate volte al contrasto dei fenomeni di spopolamento.
Per la nuova programmazione, dunque, si cercherà di eseguire interventi tesi alla corretta e massima efficienza dell’utilizzo delle risorse, ma anche di prendere decisioni adeguate per dare risposte immediate allo sviluppo e alla sostenibilità del territorio, in particolare alle aree rurali interne e ai suoi abitanti.

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