Quello in dirittura d’arrivo sarà un bilancio lacrime e sangue. Così almeno dicono i consiglieri di opposizione che hanno partecipando ai lavori della Prima Commissione, dove il documento di economia e finanza è stato discusso e approvato (il parere positivo è stato reso con tre voti favorevoli e due contrari) prima dell’arrivo in Aula.
Che ci fossero difficoltà a far quadrare i conti, il governatore Toma non ne ha mai fatto mistero.
L’operazione che ha generato un grosso disavanzo, da quanto è dato sapere, è stata la cancellazione di crediti molto vecchi giudicati inesigibili. Per dirlo in parole povere, tra le pieghe del bilancio erano iscritte da anni entrate che in realtà non si sarebbero mai trasformate in liquidità, perché si tratterebbe di partite vecchie e ormai prescritte, quindi – appunto – inesigibili. Toma, che di mestiere lavora con i conti, ha operato un repulisti andando a stralciare voci che comparivano, così sembra di capire, solo per tenere in conti in equilibrio. Da qui il tracollo dei conti.
E proprio di tracollo parla Andrea Greco, capogruppo dei 5 stelle in Consiglio regionale. «Dire che siamo in una condizione di dissesto – scrive il leader pentastellato – è poco, la Regione Molise non riesce a garantire più nemmeno i servizi minimi e a copertura delle spese, è prevista la vendita di tutto ciò che è vendibile oltre al potenziale recupero del bollo auto non riscosso. In altre parole – l’affondo di Greco -, non abbiamo un bilancio ma un accrocchio di numeri che rivedono a ribasso ogni previsione di sopravvivenza. Non ho letto nulla sulla transizione ecologica ma al contrario, norme che facilitano gli iter autorizzativi che rischiano di aprire le porte alla speculazione, né ho letto nulla sulla drammatica situazione di spopolamento che stiamo subendo inermi da 20 anni.
Come sempre – conclude – ci batteremo per difendere i vostri diritti e per far utilizzare i vostri quattrini nel miglior modo possibile. Intanto dall’anno scorso un grande risultato lo abbiamo già portato a casa: il taglio dei 4 consiglieri surrogati ha fatto risparmiare circa 800mila euro in un anno e non sono chiacchiere ma soldi in più utilizzati in parte per soggetti affetti da malattie rare e trapiantati. Anche solo per questo è valsa la pena di rappresentarvi. Soldi tolti alla politica e restituiti ai cittadini».

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