Domenica 29 novembre si è conclusa la Settimana europea per la riduzione dei rifiuti che qui, in Molise, ha messo insieme Amministrazioni pubbliche ed associazioni ambientaliste unite dall’intento di sensibilizzare tutti in merito alla necessità di ridurre la produzione dei rifiuti e di riciclare e riusare il più possibile quanto prodotto. Le diverse iniziative previste hanno coinvolto dai più grandi ai più piccini: il contest per il quale i partecipanti riceveranno in premio una borraccia in acciaio, la consegna gratuita delle mascherine riutilizzabili, un evento on line nel quale è stato logico ed inevitabile introdurre nella discussione legata alla Settimana europea il tema del Green Deal. Si tratta della che intende fare dell’Europa il primo continente al mondo a impatto climatico zero entro il 2050, dando impulso all’economia, migliorando la salute e la qualità della vita delle persone e tutelando la natura, senza che nessuno sia escluso da questo processo.
La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, lo ha presentato quasi un anno fa a Bruxelles, esattamente l’11 dicembre 2019, prima dello scoppio della pandemia, la quale non ha però modificato gli obiettivi dell’attuale Commissione, tra cui il Green Deal europeo appunto, anche se ha richiesto attenzione e sforzi economici per contrastare l’emergenza da Covid 19 che hanno portato a Next Generation Eu e al nuovo bilancio pluriennale improntato in maniera diversa rispetto al passato.
La von der Leyen presenta così il Green Deal “è la nostra nuova strategia per la crescita – una crescita che restituisce più di quanto prende. Mostra come trasformare il nostro modo di vivere e lavorare, di produrre e consumare, per rendere più sano il nostro stile di vita e più innovative le nostre imprese. Tutti noi possiamo partecipare alla transizione e beneficiare delle opportunità che offre. Muovendoci per primi e rapidamente aiuteremo la nostra economia ad assumere la leadership a livello mondiale. Siamo determinati a fare sì che questa strategia abbia successo per il bene del pianeta e delle sue forme di vita – per il patrimonio naturale europeo, la biodiversità, le nostre foreste e i nostri mari. Mostrando al resto del mondo la nostra capacità di essere sostenibili ecompetitivi, possiamo convincere altri paesi a muoversi con noi.”

Il Green Deal europeo nasce da studi sui cambiamenti climatici che hanno prospettato situazioni disastrose nel caso in cui noi non intervenissimo (e già così dovremo impegnarci a lungo e tutti in uno sforzo collettivo immane), da consultazioni pubbliche on line aperte dalla Commissione e rivolte a tutti gli stakeholders, dall’impegno della società civile che è scesa in piazza con scioperi e manifestazioni. Non possiamo dimenticare Greta Thunberg e altri giovani come lei, anche al di fuori dell’Unione, che si sono esposti in prima persona per sollevare in maniera critica il problema dei cambiamenti climatici, provando a scuotere le coscienze e coinvolgendo in maniera diretta le più grandi Istituzioni a livello mondiale. Stiamo parlando dell’ indiana Licypriya Kangujam, dell’ugandese Leah, dell’americana Alexandria Villaseñor, della brasiliana Catarina Lorenzo, della francese Iris Duquesne, della nigeriana Deborah Adegbile, della sudafricana Ayakha Melithafa.

Non dimentichiamo nemmeno i giovani attivisti dei Fridays for future. Il Green deal è un progetto ambizioso, avrà successo se ci saranno l’impegno quotidiano delle istituzioni sovranazionali, degli Stati, soprattutto di quelli che al momento non sono convinti, e se l’Unione europea riuscirà a trascinarsi dietro gli altri partner mondiali. La risposta deve essere globale. L’UE continuerà a promuovere i suoi obiettivi e le sue norme ambientali nell’ambito delle convenzioni dell’ONU sulla biodiversità e il clima e a rafforzare la sua diplomazia “verde”. Il G7, il G20, le convenzioni internazionali e le relazioni bilaterali saranno utilizzati per persuadere altri soggetti ad intensificare i loro sforzi. L’UE utilizzerà inoltre la politica commerciale per garantire la sostenibilità e costituirà partenariati con i Paesi vicini dei Balcani e dell’Africa per aiutarli nelle rispettive transizioni verso una economia verde. A noi è richiesta una grande assunzione di responsabilità.
Ma vediamo più nel concreto cosa vuol dire per noi cittadini il Green Deal.

Tutti i vantaggi che deriveranno dalla sua attuazione sono tutti riassunti in maniera facile in questa immagine presa da una brochure informativa della Commissione europea che potete ritirare presso Europe Direct Molise, assieme ad altre pubblicazioni sull’ambiente.

Per info ed approfondimenti e per ricevere materiale sull’ambiente scriveteci a europedirectmolise@provincia.campobasso.it

Redazionale in autogestione a cura di Europe Direct Molise redatto nell’ambito del piano di comunicazione 2020, cofinanziato dall’Unione europea – Commissione Europea – DG COMM – nell’ambito della Convenzione Quadro di Partenariato n. 6/2016 – COMM/ROM/ED/2018-2020 tra l’UE Commissione Europea DG Comunicazione Rappresentanza in Italia e la Provincia di Campobasso – Centro di informazione Europe Direct.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.