Dopo il parere favorevole espresso dall’Ispra, l’11 aprile la giunta regionale ha istituito la caccia di selezione in Molise e approvato il relativo regolamento per il prelievo selettivo degli ungulati ai sensi dell’articolo 11 quaterdecies comma 5 legge 248/2005. Un provvedimento atteso anche perché utile a fronteggiare l’emergenza cinghiali che sta da tempo interessando il territorio.
«Con il via libera della giunta – spiega il consigliere delegato alla Caccia Cristiano Di Pietro – introduciamo per la prima volta in regione un tipo di caccia individuale per il periodo che va dal 1 aprile all’11 ottobre 2017, con l’obiettivo di contenere questa specie problematica che sta creando notevoli danni alle coltivazioni oltre a rappresentare un vero pericolo anche sul profilo sanitario, nonché della sicurezza stradale come testimoniato dagli innumerevoli incidenti causati proprio dagli ungulati».
Con l’approvazione del regolamento, gli Ambiti territoriali di caccia potranno avviare i corsi di formazione necessari per abilitare i cacciatori al prelievo selettivo degli ungulati. Si riterranno, invece, già autorizzati al prelievo coloro che hanno precedentemente conseguito l’abilitazione attraverso corsi che rispettavano le linee guida dell’Ispra.
«Per i cacciatori già abilitati sul territorio molisano – aggiunge Di Pietro – è stato richiesto anche il parere di competenza all’Ispra per il riconoscimento della qualifica di cacciatori di selezione anche in ambito nazionale».
Agli Ambiti territoriali spetta anche il compito di organizzare l’attività di prelievo, assegnando le zone di caccia e i capi da abbattere, suddivisi per sesso e classi di età a ogni cacciatore di selezione autorizzato.
«Oggi – ancora le parole del delegato – raccogliamo i frutti dell’intenso lavoro svolto per migliorare e riformare un settore a lungo ignorato, ma che merita la giusta importanza. La speranza – conclude Di Pietro – è quella di contenere e riportare in equilibrio la popolazione degli ungulati cresciuta a dismisura negli ultimi anni, dando così una prima risposta all’emergenza che il nostro territorio si trova ad affrontare».

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