Un programma di azioni di prevenzione e contrasto della ludopatia che valgono mezzo milione: 522mila euro quasi interamente finanziati dallo Stato con il riparto di fondi nazionali (496mila euro, i restanti 26mila sono risorse che la Regione ha trasferito all’Asrem a maggio scorso).
È stato approvato dalla giunta Toma nella seduta del 22 agosto scorso il piano per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo patologico.
Secondo gli ultimi dati forniti dall’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, in Molise si registra la percentuale più alta di gambler, cioè giocatori d’azzardo (13%). Sempre in Molise, inoltre, si riscontra la maggioranza di giocatori che tiene nascosta l’attitudine e l’entità delle giocate ai propri familiari (12%).
Partendo da questa premessa, l’obiettivo del piano regionale ‘gap’ – elaborato dal servizio Programmazione rete dei soggetti deboli diretto da Alberta De Lisio – è quello di attivare una rete di servizi territoriali, integrata e complementare, tra i Serd dell’Asrem, la Regione Molise, il Neuromed, i servizi sociali dei Comuni e le organizzazioni di terzo settore per dare risposta alle esigenze di prevenzione e cura del gioco d’azzardo. Per realizzare gli interventi sarà realizzata una partnership che vedrà protagonisti anche il mondo della scuola ed enti del sistema socio-sanitario.
Tra le altre iniziative, sono previste campagne di informazione e di sensibilizzazione ed educazione sui rischi e sui danni derivanti dalla dipendenza da gioco in particolare nella popolazione giovanile e negli anziani; iniziative di informazione e formazione nelle scuole, nei luoghi di aggregazione giovanile e per anziani sui rischi connessi al gioco d’azzardo attraverso metodiche innovative basate su Ict; attività volte ad assicurare il necessario supporto e cura alle persone affette dalle conseguenze del gambling compulsivo.
La prevenzione sarà di tre tipi: primaria, quando si è ancora in presenza di ‘gioco sano’; secondaria, rivolta a curare il giocatore ai primi segnali di disagio; terziaria, quando è tesa a impedire il progredire di una malattia conclamata mediante trattamento, azioni di cura e riabilitazione in presenza di gioco patologico. Infine, è prevista attività terapeutica e riabilitativa che avrà luogo sia nel setting dei Serd sia in quello del privato sociale con interventi sia sul singolo giocatore sia sulle famiglie, con trattamenti individuali o di gruppo.
Non solo cura, però. Il piano contempla il censimento delle attività commerciali che offrono la possibilità di accedere al gioco d’azzardo (sarà reclutato personale ad hoc), la realizzazione – a cura di Asrem che affiderà l’azione a una società informatica – del sito web ‘Molise game over’ e di una app per tablet e smartphone. Saranno attivati e potenziati tre ambulatori per disturbo da gioco d’azzardo nei Serd di Campobasso, Isernia e Termoli (serviranno 6 professionisti dell’area psicologica per 36 ore settimanali ciascuno.

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