CAMPOBASSO. Una forza civile, e non più militare, che svolga le stesse funzioni dell’ex corpo forestale con un’organizzazione nuovamente centralizzata e unitaria. E’ questa la nuova Polizia forestale e ambientale secondo il Movimento 5 stelle. La proposta di legge, condivisa prima dagli attivisti sulla piattaforma Rousseau, è stata presentata alla Camera. Il testo che dovrà superare il vaglio delle commissioni Affari costituzionali e Difesa di Montecitorio, per la deputata Rosalba Testamento è un passo concreto che va a riparare ai danni creati dal Pd: «Purtroppo non si può tornare indietro, ma per riparare ai danni creati dal Pd possiamo guardare avanti con la costituzione di questa nuova Polizia forestale che sarà dotata della necessaria autonomia e inserita nella filiera delle Autorità di pubblica sicurezza, ossia del ministero dell’Interno, delle prefetture e delle questure. Potrà lavorare in sinergia con i Vigili del fuoco in occasione di incendi boschivi ed emergenze di Protezione civile, oltre che dialogare pienamente con tutte le amministrazioni locali».
La deputata molisana dei 5s rileva altri due aspetti: «La ricomposizione del Reparto aereo antincendio boschivo, che integrerà il reparto volo della Polizia mantenendo però le proprie qualità specifiche, e la valorizzazione dei beni rurali confiscati alle mafie da un punto di vista economico e sociale, affidata a questi nuovi uffici tecnico-economici». Obiettivo del Movimento è il superamento della riforma Madia, «un vero e proprio disastro – dice la Testamento – che si è abbattuto su un Corpo con 200 anni di storia, sparpagliando donne e uomini in ben cinque differenti amministrazioni pubbliche. Questi professionisti devono tornare al servizio del nostro territorio e al fianco dei cittadini, perché solo loro hanno le conoscenze specialistiche adatte a presidiare il rapporto tra cittadini e natura». Tra le priorità dei pentastellati, ormai da oltre un anno nella cabina di regia del Paese, anche quella di «porre rimedio alla condizione di disagio in cui sono costretti a lavorare i forestali militarizzati e trattati come numeri dalla riforma renziana. Un malessere che abbiamo studiato e toccato con mano e su cui dobbiamo scrivere la parola ‘fine’, restituendo piena dignità alle competenze degli ex appartenenti al Corpo».
Prossimo passo la calendarizzazione dei lavori sul testo.

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