In ritardo sul ruolino di marcia, visto che l’ex leghista Mena Calenda le dimissioni le aveva rassegnate qualche mese fa. Evidentemente in maggioranza il passaggio è stato più meditato del previsto. La decisione, invece, è andata secondo le previsioni.
Neo segretaria nell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale è Paola Matteo. L’esponente di Orgoglio Molise si affianca a Gianluca Cefaratti, vicepresidente dell’organismo e pure lui eletto con il movimento che fa capo all’assessore Cotugno. Per Cotugno la prima stretta di mano di Matteo dopo il responso dell’urna, poi i saluti e complimenti con gli altri colleghi e il governatore Toma. «Ringrazio per il sostegno l’intera maggioranza», il commento della neo eletta, che ha dimostrato «compattezza, condivisione politica e unità d’intenti, nonostante le differenti identità di ciascuno e le polemiche degli ultimi giorni». Un «grande onore» la nomina per la quale ringrazia in particolare Toma e «chi ha creduto in me per questo compito».
La minoranza ha confermato nel ruolo Vittorio Nola, 5s.
Prima del voto, si è consumato lo strappo. Come annunciato, il consigliere del Pd Vittorino Facciolla (segretario regionale del partito) ha chiesto ufficialmente un accordo sulla presenza dei dem in ufficio di presidenza. Non un blitz o un soccorso dalla maggioranza, ha precisato, ma un’intesa sul fatto che il Pd non può essere escluso da tutto. Un’occasione per rimediare a «un errore grossolano», così lo ha definito. La richiesta era indirizzata prima di tutto ai 5 Stelle, coi numeri – sei consiglieri contro due – in grado di prendere tutto. Ai pentastellati ha prospettato la stessa intesa fra un anno e mezzo, al rinnovo delle cariche, sul loro nome. Ha concluso proponendo Fanelli che, essendo già capogruppo, non percepirebbe indennità aggiuntiva da segretario mentre nel caso di Nola non è così.
Evidente che i 5 Stelle la decisione l’avessero già presa, ma l’ultimo passaggio è stato un assist per Andrea Greco: «Nola non costa di più ai molisani perché noi rinunciamo alle indennità di funzione e con le donazioni per esempio abbiamo acquistato un’ambulanza Sten…». No all’accordo, dunque, anche perché è su un evento futuro (e non proprio certo) e perché Nola ha garantito anche l’altra minoranza finora e continuerà a farlo.
Silenzio dalla maggioranza, Facciolla e Fanelli lasciano l’Aula senza ritirare la scheda per il voto.
Matteo resta confermata anche nella commissione speciale di studio sulla criminalità organizzata (è vice presidente). Guidato da Nola, l’organismo temporaneo si è riunito ieri mattina per la prima volta e ha focalizzato l’attenzione sull’organizzazione dei lavori. Due gli obiettivi: «L’uno riguardante la destinazione di tutti i fondi pubblici regionali, nazionali e comunitari diretti ad attività che si concretizzano in Molise e l’altro improntato sulla sensibilizzazione del mondo della scuola per informare e contemporaneamente formare le giovani generazioni ai principi dell’etica e della legalità, con particolare attenzione alla lotta alle dipendenze», ha spiegato Nola. Sottolineando quanto sia la costituzione della commissione sia «quanto mai opportuna» alla luce delle sette interdittive antimafia emesse dal prefetto di Campobasso Federico a carico di altrettante ditte operanti in Molise.

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