Il «reddito di residenza attiva» conquista il Corsera: con un articolo a pagina 4, una delle firme di punta del quotidiano di via Solferino, Margherita De Bac, fotografa la desolazione che caratterizza i piccoli centri molisani, alle prese con lo spopolamento, e la exit strategy pensata e concretizzata dalla Regione Molise.
Il bando, proposto dal consigliere regionale dei Popolari per l’Italia Antonio Tedeschi, sarà pubblicato lunedì prossimo sul Bollettino ufficiale della Regione Molise: chi deciderà di trasferirsi in uno dei 100 comuni molisani che contano meno di 2000 abitanti, potrà usufruire di un sostegno vero e reale che, in soldoni, fa 700 euro al mese.
Somma utile per poter aprire una attività commerciale, almeno per 5 anni, con l’obiettivo di restituire ossigeno, in termini economici, ai territori lontani dalle direttrici di uno sviluppo che ancora non è compiutamente declinato. Piccoli borghi, magari raggiungibili dopo aver percorso pochi chilometri di curve e tornanti, nei quali ogni anno l’emorragia di abitanti diventa più copiosa, dove le case restano chiuse per l’intere stagioni fatta eccezione per qualche settimana di ritorno alle origini, magari d’estate. Per poter accedere al sostegno occorre partecipare al bando: una volta ottenuto il beneficio, il trasferimento dovrà essere reale e compiuto e l’attività imprenditoriale che potrà essere finanziata non dovrà durare meno di 1.825 giorni.
La somma complessivamente stanziata ammonta a un milione di euro, individuato in un fondo vincolato del Ministero dello Sviluppo, che dovrebbero garantire il finanziamento – attraverso il reddito di residenza attiva – ad una quarantina di attività e trasferimenti. Una inizio, un rodaggio utile per consentire l’avvio di queste misure antispopolamento, una successiva verifica dell’intero impianto che si pone come obiettivo quello di sostenere le piccole realtà marginali e le vite sospese di chi ha bisogno di un’opportunità.

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