Un record di somministrazioni dietro l’altro in Molise. Dove restano però ancora nei frigoriferi dell’azienda sanitaria, inutilizzate, le dosi di Johnson & Johnson.
È il vaccino più facilmente gestibile – monodose e senza necessità di conservazione nella catena del freddo estremo – eppure è in stand-by. Circostanza che non è sfuggita al commissario straordinario Figliuolo nella sua visita a Campobasso. Molise promosso dal generale, certo, che però giovedì avrebbe chiesto come mai il farmaco Janssen è tuttora in frigo.
Da ieri, era stato annunciato da Regione e Asrem venerdì, sarebbero dovute partire le punture presso i medici di famiglia che hanno aderito al protocollo approvato a inizio marzo con decreto del commissario dopo l’accordo con i sindacati. Sono circa 70 medici in tutto il Molise, la metà si è detta disposta a vaccinare nel proprio studio e gli altri presso le strutture individuate dall’Asrem. Ieri mattina però nessun medico aveva ricevuto alcuna dose di J&J. Solo una seconda Pec, dopo la prima di qualche settimana fa, in cui l’azienda sanitaria chiede la disponibilità alle somministrazioni. Ma non ci sono, raccontano alcuni dei destinatari, le credenziali per accedere alle due piattaforme che i medici devono alimentare – quella messa a disposizione da Federfarma per la richiesta dei vaccini e quella nazionale in cui registrare a fine giornata i vaccini effettuati – e non c’è l’indicazione del target (over 60, over 50 ad esempio) da vaccinare.
I telefoni degli studi, naturalmente, hanno squillato ininterrottamente dopo l’annuncio che da lunedì si sarebbe partiti (e l’indicazione di chiedere informazioni al proprio medico di base contenuta nella nota istituzionale di Regione e Asrem). «Dire che oggi (ieri, ndr) sarebbero iniziate le inoculazioni è stata una notizia data probabilmente senza coordinamento. Manca ancora l’organizzazione», così Ernesto La Vecchia, segretario regionale della Fismu.
In risposta alla seconda richiesta ricevuta, «abbiamo mandato una Pec alla Regione e alla direzione Asrem in cui chiediamo delucidazioni sulla pratica vaccinale, rispetto al target a cui indirizzare la campagna, a come fare per iscriversi alle due piattaforme, per esempio. Ripeto – ha concluso La Vecchia – noi siamo pronti a vaccinare, a dare il nostro contributo. Molti nelle strutture pubbliche, altri negli studi. Siamo perciò in attesa di indicazioni pratiche e concrete da parte dell’azienda sanitaria».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.