Neanche ieri il Consiglio dei ministri ha nominato il sub commissario della sanità per il Molise. Ma sul tavolo ci sarebbe il nome dell’avvocato Giacomo Papa, consigliere giuridico del presidente della Regione Donato Toma.
Le indiscrezioni hanno provocato l’immediata reazione di Pd e 5s. Così il segretario regionale dem Vittorino Facciolla: «Non c’è alcun sostegno o appoggio alla eventuale nomina dell’avvocato Giacomo Papa a sub commissario alla sanità da parte del Pd». E ha aggiunto, polemico, un riferimento a non meglio specificati «legami di parentela dell’ex braccio destro dell’ex ministro (De Girolamo, ndr)» che non servirebbero a «fare di lui un uomo adatto al delicatissimo ruolo». Anche M5s, ha dichiarato il deputato Antonio Federico, «è contrario a questa nomina, sulla quale già da una settimana ho messo in allarme sia il ministero della Salute sia Palazzo Chigi. Non tanto per inopportunità politica, quanto per una questione di competenze che sono tutte da dimostrare nel campo della gestione della sanità». Sia per Facciolla sia per Federico, inoltre, l’assenza del sub commissario non «può essere un alibi per Toma che, da commissario, ha piena possibilità di operare e decidere».
Stringata la risposta del governatore, a cui Primo Piano ha chiesto una replica: «Lo dicano al governo, è il governo che decide e io ne rispetto le scelte. Il governo sa quel che deve fare». Nessuna novità dal Cdm di ieri, conferma. «L’unica, che non è tale, è che Pd e 5s si mettono contro il Molise».
Intanto, ieri mattina, è stato pubblicato il terzo dei decreti che costituiscono il ‘cuore’ del piano del Molise per utilizzare i soldi del Pnrr destinati alla sanità. Il provvedimento riguarda l’assistenza territoriale: 20,9 milioni per case e ospedali di comunità e le centrali operative che faranno da raccordo per la presa in carico dei pazienti. Mercoledì erano stati approvati i decreti per rendere antisismico il San Timoteo e rafforzare il parco digitale e delle apparecchiature degli ospedali. In totale, investimenti per 49,8 milioni.
«Siamo solo all’inizio di un percorso virtuoso che, attraverso diverse fasi, porrà in essere la resilienza del sistema sanitario molisano, ne ridisegnerà il contesto e lo renderà più funzionale, dopo anni e anni di criticità che hanno reso lo stesso fragile e non più rispondente ai bisogni della comunità», il commento di Toma.
Le schede approvate faranno parte dell’Action Plan, a corredo dell’approvazione del contratto istituzionale di sviluppo tra la Regione Molise e il ministero della Salute che dovrà essere siglato entro il 31 maggio 2022.
«Un’opportunità unica – ancora il presidente – che abbiamo colto individuando il campo di azione sul quale intervenire. Mi riferisco ai lavori sull’ospedale di Termoli, all’acquisizione di 23 grandi apparecchiature da distribuire nelle strutture sanitarie pubbliche regionali, alla digitalizzazione ospedaliera, alla casa della comunità, alle centrali operative territoriali, agli ospedali di comunità. Insomma – conclude – ci siamo concentrati su taluni segmenti del sistema sanitario regionale allo scopo di renderlo più solido e più flessibile, con l’obiettivo di adeguarlo ai rapidi cambiamenti delle esigenze di salute della popolazione molisana».

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