Da ieri parenti e amici possono tornare a far visita ai propri cari ricoverati in ospedale. Prima dell’entrata in vigore della legge di conversione del decreto 221, era possibile solo in alcune strutture dove le direzioni avevano dato il via libera.
Il direttore sanitario del Cardarelli Gabriele Amicarelli, in linea con la normativa, ha diramato le indicazioni operative ai direttori dei reparti e alla società di vigilanza. In particolare, i visitatori potranno accedere se sono in possesso di certificazione verde Covid-19 rilasciata dopo la somministrazione della dose di richiamo (booster) a completamento del ciclo vaccinale primario. Inoltre, l’accesso è consentito ai soggetti in possesso di un green pass rilasciato a seguito del completamento del ciclo vaccinale primario (2 dosi) o dell’avvenuta guarigione da Covid-19, unitamente a una certificazione che attesti l’esito negativo del test antigenico rapido o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti l’accesso.
L’accesso non è, invece, consentito ai visitatori in possesso del semplice green pass base (ottenibile tramite il solo tampone antigenico o molecolare).
Rimangono ferme le raccomandazioni per quanto riguarda il rispetto delle misure primarie di igiene e sicurezza (igiene mani, dispositivi di protezione, distanziamento) e dei dispositivi di protezione individuali, necessari a tutelare il paziente a seconda della sua casistica.
Le visite in ogni caso non potranno essere più lunghe di 45 minuti.
Inoltre, sempre a decorrere da ieri è consentito il consumo di cibi e bevande nei luoghi di spettacolo e intrattenimento (sale teatrali, sale da concerto e cinematografiche, locali di intrattenimento e musica dal vivo e assimilati, stadi).

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