Dal 1 aprile l’ambulatorio vaccinale del Cardarelli chiude. La voce, che circola insistentemente da qualche giorno, sembra stia per diventare ufficiale.
Da un paio di mesi sono drasticamente diminuite le somministrazioni di vaccino anti Covid, in Molise e in tutta Italia, e l’Asrem avrebbe deciso di razionalizzare gli hub attivi. La scelta è di lasciare aperto a Campobasso quello di Selvapiana, mentre l’hub ospedaliero, che a metà gennaio segnò il traguardo di 100mila vaccini, è destinato a chiudere i battenti. Così, l’ospedale regionale perde un altro pezzo importante. Dal 2020, il Cardarelli è stato il fulcro dell’assistenza contro il SarCov2, con reparti e operatori impegnati h24 e per mesi senza ferie né riposi. Poi è diventato il riferimento, per esempio, per le vaccinazioni dei soggetti più fragili o comunque rese più sicure per la presenza del pronto soccorso e della rianimazione e, ancora, per l’organizzazione di sedute dedicate ai soggetti allergici. Un’offerta e una squadra che hanno convinto tanti indecisi. E che hanno avuto frequenti riconoscimenti pubblici dai vertici della sanità regionale, a partire dal presidente-commissario Toma.
Ma perché la direzione dell’Asrem, guidata dal manager Florenzano, fra i due centri ha scelto di mantenere quello della Cittadella dell’Economia? Sempre secondo le ricostruzioni circolate, perché c’è un contratto con il Comune di Campobasso in corso che quindi non potrebbe essere risolto in anticipo. Che ci sia un accordo per la messa a disposizione della struttura è vero. Ma a Palazzo San Giorgio, fa sapere l’amministrazione, l’azienda sanitaria non paga nulla. L’intesa, spiega il portavoce del sindaco, sta in questi termini: tutte le spese, le utenze per esempio, sono a carico del Comune (così come sono state a carico del Comune le spese per la ristrutturazione). Che nei mesi scorsi ha fornito pure alcuni operatori amministrativi, retribuiti sempre dall’amministrazione. Una messa a disposizione senza corrispettivi. Come è naturale per un ente pubblico che vuole dare una mano in un momento di emergenza. Se l’Asrem avesse deciso di tenere aperto solo l’hub del Cardarelli, pare di capire, non ci sarebbe stato alcun ostacolo alla risoluzione dell’intesa con Palazzo San Giorgio. Né il sindaco Gravina si sarebbe offeso. Anzi, da quanto si apprende, dal Municipio stanno aspettando con trepidazione di rientrare in possesso della Cittadella i cui locali sono destinati ad un progetto a cui l’amministrazione lavora da tempo.
Se le cose stanno così è stata una scelta. Che ancora una volta penalizza l’ospedale Cardarelli.

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