Vuota dal 31 dicembre, quando la manager veneta Annamaria Tomasella lasciò l’incarico per andare a guidare l’agenzia regionale per la salute della Sardegna, da ieri la casella del sub commissario della sanità molisana ha di nuovo un titolare. Tre mesi di battaglie e veti, la partita l’ha vinta il presidente Donato Toma che al suo fianco ora ha Giacomo Papa.
Avvocato e consigliere giuridico del presidente della Regione (carica che sta per lasciare), che anche per il ministro Speranza che ha relazionato nel Consiglio dei ministri di ieri ha i requisiti per la nomina, il professionista originario di Benevento ma ormai molisano ha convinto alla fine tutta la compagine di governo. Il Pd aveva detto no con il segretario regionale Facciolla settimane fa, poi l’opposizione dei 5s che con il pressing del deputato Federico sui ministri pentastellati hanno bloccato la nomina. Ieri, nella seduta presieduta dal premier Draghi e a cui ha partecipato anche il governatore-commissario, la fine della guerra. «L’avvocato Papa collaborava spesso, su mio input, con la sub Tomasella, mi sembra perciò anche una naturale prosecuzione del lavoro avviato. I dossier più importanti li stava seguendo già come mio consigliere giuridico. Domani (oggi, ndr) – fissa l’agenda Toma – incontreremo insieme il Comitato San Timoteo, fra qualche giorno il Pro Cardarelli e poi chiameremo i sindacati. Andremo avanti, quindi, con la fase di ascolto degli stakeholder per l’elaborazione del nuovo piano operativo. Tre i primi compiti del sub commissario, quello di seguire direttamente i contratti con i privati, quello a sanatoria per il 2019 che consentirà a determinate condizioni di erogare alle strutture l’extrabudget di quell’anno che ci è stato riconosciuto dalle altre Regioni, e poi gli accordi per gli anni successivi con la fissazione dei budget». Tre mesi di attesa, ora «possiamo dare un’accelerata a provvedimenti importanti che senza la struttura al completo io non potevo firmare. Quello che si è realizzato ieri è un esempio di grande sinergia con il governo. Viviamo un momento molto particolare – chiude Toma – e non possiamo permetterci schermaglie inutili».
Non si sente al primo giorno di scuola, Giacomo Papa. Ma sente molto la responsabilità, «da cittadino, utente della sanità e quindi molisano, prima che da sub commissario. Ho già affrontato alcuni temi con il presidente in questi mesi, ora si tratta di tradurre in atti le linee di indirizzo che lui da commissario ha già tracciato. Mi sento quindi di dire grazie al governo e al presidente per la fiducia che onorerò mettendomi immediatamente al lavoro». Non sarà più consulente giuridico, trova «inopportuno» il doppio ruolo e ritiene il passo indietro «doveroso».
Il battesimo del fuoco potrebbe essere dietro l’angolo. A breve è in calendario la ‘temibile’ seduta del tavolo tecnico coordinato da Angela Adduce.
r.i.

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