Rinviato a data da destinarsi l’incontro previsto per ieri pomeriggio a Roma fra il governatore Donato Toma, che è anche commissario della sanità molisana, e i ministri dell’Economia, della Salute, degli Affari regionali e della Coesione territoriale. Tema del confronto, che Toma conta però di recuperare a breve e per questo solleciterà quanto prima la fissazione di un’altra data, la gestione della mobilità attiva prodotta dai centri privati convenzionati, in primis Neuromed e Gemelli Molise, e il cui valore annuo per il tavolo tecnico va iscritto in un fondo rischi che tiene il bilancio della sanità sempre in disavanzo. Quindi il Molise non esce dal commissariamento e dal piano di rientro. L’anno 2021 si è chiuso con un disavanzo di circa 40 milioni, senza il fondo rischi per la mobilità attiva – ha fatto sapere Toma dopo il confronto con il tavolo coordinato dalla dg del Mef Angela Adduce – la sanità regionale avrebbe chiuso in pareggio.
All’ultima seduta del tavolo tecnico, qualche settimana fa, i dirigenti di Mef e Salute hanno ribadito la loro posizione. Anche se finora non è mai accaduto che le altre Regioni non abbiano riconosciuto le prestazioni rese ai loro cittadini dalle cliniche private molisane, per i Ministeri finché non c’è la compensazione e quindi l’erogazione delle cifre, i milioni di euro prodotti in termini di prestazioni sanitarie dai centri privati vanno considerati disavanzo potenziale. Potenziale che in bilancio diventa anche di fatto. Toma, al tavolo, ha esposto la sua diversa posizione ma è consapevole che serve una soluzione politica, da ricercare quindi insieme al governo per modificare questo aspetto, anche – è una delle strade – introducendo un meccanismo di valutazione della mobilità attiva dei centri di eccellenza nel ddl di riforma degli Irccs.
Di organizzare l’incontro si era fatta carico la ministra per la Coesione Mara Carfagna. Non tutti gli altri ministri ieri avevano però disponibilità e così il vertice è saltato. «Nell’accordo raggiunto sul piano di rientro dal debito del Molise – spiega Toma – è previsto che in caso di disaccordo col tavolo tecnico su alcune partite, come in questo caso, il commissario possa chiedere un tavolo istituzionale e politico. È per me fondamentale dirimere questo aspetto, è un problema che si deve risolvere. Quindi solleciterò – dichiara Toma – un nuovo incontro a breve, non possiamo arrivare alla prossima convocazione del tavolo tecnico senza aver trovato e concordato una soluzione».

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