Dopo un anno e mezzo abbondante di tira e molla, revisioni progettuali e un’infinita corrispondenza con la struttura commissariale, prima guidata da Arcuri e poi dal generale Figliuolo, ci siamo: l’Asrem ha approvato ieri il nuovo progetto esecutivo per il potenziamento della rete ospedaliera regionale del Molise, relativo in particolare all’intervento 1, quello per le terapie intensive e semi intensive al Cardarelli. In pratica il centro Covid da allestire nell’ex hospice accanto all’ospedale del capoluogo.
Gli interventi valgono il doppio di quanto è stato finanziato da Roma attraverso il dl 34: 7,7 milioni necessari anche per sostenere finanziariamente gli aggiustamenti progettuali indispensabili al via libera del Comando provinciale dei Vigili del fuoco (relativo alle norme di sicurezza di settore). La dotazione complessiva, quindi, è stata integrata prima con un decreto dell’ex commissario Giustini (con somme assegnate ad Asrem per altri lavori e non ancora utilizzate), ma questo accadeva già a inizio 2021, e poi con le risorse del fondo di sviluppo e coesione che il presidente Toma, quando ha preso il posto della commissaria Degrassi, ha rinvenuto fra i residui di stanziamenti degli anni scorsi. Ha chiesto quindi l’autorizzazione al Cipess per la riprogrammazione e l’ha ottenuta. Infine, il nuovo progetto è stato all’attenzione del ministero della Salute. Il via libera da Lungotevere Ripa è arrivato con un decreto registrato a maggio alla Corte dei Conti: 7 milioni per i lavori e 700mila euro circa di apparecchiature elettromedicali.
Manca ancora un passaggio formale ora, prima della consegna dei lavori. La delibera firmata ieri dal dg Florenzano è stata inviata anche alla struttura commissariale nazionale Covid, che dovrà decidere se si può proseguire con la gara a suo tempo assegnata (per le opere al Consorzio Build che nella prima fase ha fatto emergere numerose incongruenze del progetto originario) oppure procedere con un nuovo appalto. Di tempo non ce n’è molto, i fondi Fsc vanno impegnati entro il 31 dicembre di quest’anno. «Noi siamo pronti. Appena da Roma arriva questo ultimo ok, affideremo le opere. Come ho già avuto modo di dire – commenta il commissario della sanità Donato Toma – questo per noi è un intervento strutturale e non emergenziale. Se avessimo bisogno di aumentare i posti Covid in intensiva, e non ce lo auguriamo, abbiamo i moduli. Mentre il potenziamento che realizzeremo con questo progetto è strategico e importante per l’ospedale Cardarelli».
r.i.

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