La nota dei ministeri di Economia e Salute è arrivata mercoledì sera: nessuna deroga per sforare il tetto di spesa, i soldi a disposizione per la radioterapia restano gli stessi. I tecnici hanno espresso invece parere favorevole alla proposta del commissario della sanità di rimodulare il budget assegnato al Gemelli per le prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale e destinare quindi ai trattamenti radioterapici tutto quello che non è stato ancora speso.
È passata quindi la linea Toma. Via libera da Roma al suo piano B, quello in base al quale il presidente della Regione aveva assicurato – dopo l’annuncio dei vertici del centro di contrada Tappino – che non ci sarebbe stato comunque alcuno stop dal 1 ottobre.
Ieri mattina, insieme al sub commissario Giacomo Papa ha inviato una nota formale al Gemelli che, riassumendo la situazione al momento nota alla Regione e relativa alla produzione del centro alla data del 30 luglio, dispone che la parte non utilizzata del budget per le prestazioni specialistiche ambulatoriali per i pazienti regionali attribuito al centro (complessivamente 5,6 milioni) sia reindirizzata alla sola radioterapia per i molisani. Il resto (Tac, Pet, altri esami e visite per fare qualche esempio), di conseguenza, andrà sospeso. Toma e Papa hanno anche chiesto – non avendo ancora la Regione e l’Asrem accesso alle agende dei privati convenzionati come prevedeva il nuovo Cup unico – di conoscere intanto i dati delle prestazioni erogate ad agosto e l’elenco di quelle prenotate e in programma dopo il 12 settembre.
L’obiettivo, chiarì in conferenza qualche giorno fa il governatore, è smistarle sul servizio sanitario pubblico.
Intanto, lunedì mattina sarà inviato a Roma il prospetto del budget 2022, che «è migliorativo» rispetto a quello tuttora in vigore, anticipa a Primo Piano il commissario. Nel parere dei Ministeri, aggiunge, c’è anche l’indicazione di un percorso che consentirà di non trovarsi nella stessa situazione. Per esempio: se la quota di budget stabilita per la radioterapia per pazienti extraregionali non viene completamente utilizzata, si può aumentare la parte destinata ai molisani.
Dunque, è a un punto di svolta concreto la vicenda che ha tenuto col fiato sospeso il Molise e iniziata venerdì scorso, quando il presidente del Cda del Gemelli Petracca lanciò l’allarme in una conferenza stampa: abbiamo quasi terminato i fondi per i trattamenti ai molisani, senza una deroga del commissario – disse – dal 1 ottobre dovremo sospenderli. La deroga era stata chiesta da Toma già a metà luglio al tavolo tecnico e poi il 29 luglio. Ma non era arrivato ancora riscontro. Quindi, il governatore ha proposto al Gemelli e ai Ministeri il piano B. Petracca ha espresso le sue perplessità. Ma ora da Roma hanno dato queste indicazioni. «Mi aspetto che ottemperino. Nel frattempo il budget 2022 lo abbiamo definito ed è migliorativo», osserva Toma. «Le prestazioni salvavita – ripete – non saranno interrotte, né la radioterapia né la cardiochirurgia. Certo l’allarmismo che si è generato in questi giorni non ha fatto bene al Molise. Era, come dimostrano i fatti, del tutto ingiustificato».
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