Tra le osservazioni inviate alla Regione sul programma operativo rimasto in consultazione dal 13 al 24 ottobre ce ne sono «molte abbastanza sensate», riferisce il governatore Donato Toma che ha inviato la proposta a Roma in quanto è anche commissario della sanità. Dà conto della sua assoluta disponibilità a integrarle col documento rivalutandone così i contenuti e provando a far “passare” una bozza modificata del piano sia al tavolo tecnico sia pressando sul governo per arrivare a definire, nel tavolo invece politico chiesto ufficialmente ieri alla premier Meloni, una modifica del quadro normativo.
A Strasburgo per i lavori del Congresso dei poteri locali, Toma sta seguendo ‘da remoto’ e di concerto con il sub Giacomo Papa, che invece è in sede a Campobasso, l’istruttoria dei contributi fatti pervenire a Palazzo Vitale attraverso l’indirizzo mail che era stato indicato. «Sull’emodinamica di Isernia – ribadisce quanto già anticipato qualche giorno fa – io sono d’accordo». In sintesi, l’opposizione di centrodestra al Comune di Isernia ha chiesto di mantenere il laboratorio di emodinamica al Veneziale per l’angioplastica (servizio salvavita in caso di infarto) e anzi di potenziarlo per offrire un servizio h24. Ma non è la sola deduzione che il presidente condivide o che considera saggia. «Chi ha letto attentamente il piano ci ha inoltrato proposte abbastanza sensate, sono molte. Noi le stiamo istruendo – spiega l’iter – così ne formuleremo di ulteriori ai ministeri dell’Economia e della Salute. Naturalmente ne daremo conto fra questo fine settimana e l’inizio della prossima».
C’è la «piena disponibilità a rivedere quel che si può. È chiaro – rammenta Toma – che l’ultima parola ce l’ha sempre il tavolo tecnico e poi quello politico per quanto riguarda la modifica delle leggi che regolano l’organizzazione sanitaria e i piani di rientro. Non ho intenzione di farmi a mia volta commissariare per non aver portato a termine uno dei miei ‘acta’ e cioè il piano operativo. Tuttavia elaborerò delle osservazioni. La mappa della sanità molisana è delineata entro confini molto stretti, per via del commissariamento ma non è detto che il commissario non si possa esprimere a latere con una valutazione diversa sull’organizzazione dei servizi e la programmazione. Vedremo poi quale sarà la risposta dei tecnici».
Soprattutto il governatore punta sul lavoro politico che intende avviare con la presidente del Consiglio Meloni, i ministri Giorgetti e Schillaci (Economia e Salute) e Calderoli (Affari regionali). È quella la sede per rivedere le regole sul commissariamento (o eliminarlo) e sulla definizione della quota del fondo sanitario nazionale che spetta al Molise, oltre che per cambiare o derogare il decreto Balduzzi sugli standard di assistenza.
Un nuovo dossier si è aggiunto ieri sul tavolo delle autorità sanitarie: un altro caso di legionella è stato diagnosticato al Cardarelli, si tratta di un giovane anche lui di Campobasso come il 60enne già ricoverato. È in medicina, sarà trasferito in infettive.
r.i.

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