Da lunedì sarà operativo il protocollo approvato ieri dall’Asrem per la prescrizione della radioterapia che passa in capo al reparto di oncologia del Cardarelli, come previsto dal decreto 1 del 2023 a firma del commissario della sanità Donato Toma e del sub Giacomo Papa.
Per i pazienti, afferma l’Asrem nella delibera del dg Florenzano e dei direttori sanitario Gollo e amministrativo Lastoria, non cambierà nulla: «La gestione dei piani di trattamento e la relativa prescrizione delle ricette dematerializzate, così come disciplinate nel protocollo operativo, avverranno unicamente tra la Uoc Oncologia e la Struttura Gemelli spa evitando al paziente spostamenti od attese restando, la presa in carico del paziente, affidata al Centro erogatore di radioterapia (il Gemelli, ndr)».
Dopo la prima visita (prescritta dal medico di base, da uno specialista o, per chi è ricoverato, chiesta dall’ospedale in cui si è in cura e autorizzata dal Cardarelli), il radioterapista del Gemelli invierà i programmi di trattamento all’oncologia del vicino ospedale regionale (via pec nei giorni di martedì e venerdì dalle 9 alle 13) che a sua volta sempre con posta certificata trasmetterà le prescrizioni «riferite a ciascun paziente in base alla classe di priorità indicata, ed in conformità con le disposizioni di cui al Nomenclatore Tariffario nazionale». In caso di richieste di trattamenti di radioterapia in regime di ricovero in emergenza, saranno gestite direttamente dal Gemelli, si legge nel protocollo allegato alla delibera istruita dall’ufficio Committenza dell’azienda di via Petrella, dandone comunicazione al centro prescrittore. Per i trattamenti ambulatoriali da evadere entro 72 ore è attivo, altresì, un numero dedicato dell’oncologia (dal lunedì al venerdì dalle 8.45 alle 13.30). Il reparto del Cardarelli lavora solo in day hospital, questo spiega gli orari indicati. Anche terapie di supporto o esami diagnostici di cui emerga la necessità durante il trattamento dovranno essere richiesti dal Gemelli e autorizzati dal Cardarelli.
Con l’atto pubblicato ieri all’albo pretorio, l’Asrem ha adempiuto nei tempi a quanto stabilito dai commissari (attuare il decreto 1 entro due settimane). Ma, spiega il consigliere regionale Gianluca Cefaratti (presidente della IV Commissione che si occupa fra le altre cose di sanità), nel centro di eccellenza acquistato un anno fa da Stefano Petracca in queste ore è caos. Ci sono i pazienti già in cura (circa 150), anche per loro si dovrà ricorrere a questo scambio di mail prima di poter procedere oltre? «Sono stato a colloquio con i vertici e i medici del Gemelli, mi hanno spiegato come viene gestita da loro la radioterapia. Mi sembra che non abbia alcun senso accelerare l’attuazione del decreto. Al tavolo in Prefettura non si era detto di provare a verificare con Agenas la questione della prescrizione legata quindi al fabbisogno e al budget poi assegnato alla struttura? Invece, due giorni dopo, accade questo. Roma fermi Toma – ha detto senza mezzi termini Cefaratti – e anche l’Asrem a questo punto. Mettono in atto un provvedimento preso senza alcun confronto, ancora una volta, e che ha visto pareri negativi del mondo accademico. Mi riferisco all’Aroi e al collegio dei professori universitari delle discipline di radiodiagnostica. Roma li fermi, ripeto, perché il Gemelli altrimenti si vedrà costretto a seguire il protocollo e i molisani rischiano di non avere il sacrosanto diritto alle cure radioterapiche».
r.i.

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