Richiesto una settimana fa, è arrivato il parere dei ministeri di Economia e Salute – che affiancano il Molise nel percorso ormai infinito di rientro dal debito sanitario – sul pagamento delle prestazioni fatturate dalle strutture convenzionate oltre il budget assegnato nel 2020 per i pazienti extra regionali. Si tratta di circa 20-25 milioni già arrivati nelle casse della Regione che ora è autorizzata a pagare. Per il saldo, come già avvenuto per il 2019, le cliniche dovranno firmare il contratto. Una boccata d’ossigeno non indifferente per i privati, dai più grandi Neuromed e Gemelli che hanno un ruolo predominante nel saldo positivo della mobilità a quelli di minori dimensioni gestiti dall’Asrem. È stato il presidente commissario Donato Toma a scrivere qualche giorno fa a Roma per ottenere la valutazione necessaria al trasferimento delle risorse. E sempre lui ha riferito, agli organi di stampa che lo hanno contattato ieri, del via libera ricevuto.
Buona notizia che si aggiunge alle liquidazioni che da via Genova si stanno susseguendo in questi giorni. Dopo un primo pagamento di 1,5 milioni al Gemelli Molise per prestazioni del 2022, ieri il direttore del servizio risorse finanziarie della direzione Salute ha firmato le determine per il saldo delle prestazioni effettuate dallo stesso Gemelli e dal Neuromed nei mesi di novembre e dicembre dello scorso anno. In dettaglio: 5,8 milioni all’ospedale guidato da Stefano Petracca e 6,2 per l’Irccs di proprietà della famiglia Patriciello.
Si tratta di ricoveri, visite ed esami su cui si era pronunciato il Tar Molise dopo lo stop ai pagamenti dei privati che non avevano firmato i contratti disposto dal commissario e dall’ex sub Giacomo Papa subito dopo il varo del decreto 35 (che fissava i budget 2022). Il presidente del Tribunale amministrativo autorizzò, con un provvedimento “inaudita altera parte”, le prestazioni salvavita e quelle comunque urgenti e indifferibili.

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