Giacomo Papa batte l’Anac: ha diritto ad ottenere tutti gli atti, anche note e appunti del presidente dell’Autorità, del fascicolo aperto nei suoi confronti per l’ipotesi di conflitto di interessi rispetto alla carica, all’epoca ricoperta, di sub commissario della sanità del Molise.
Lo ha deciso il Tar del Lazio a cui l’avvocato di Benevento, molisano di adozione, si era rivolto dopo che l’Anticorruzione gli aveva negato l’accesso completo agli atti in base al proprio regolamento interno. I giudici amministrativi hanno sancito la prevalenza, quando ricorrono alcune condizioni, delle disposizioni della legge 241/90 sulla trasparenza della Pa e sull’accesso agli atti.
A dicembre 2022, l’Anac – con una nota a firma del presidente – inviò la documentazione all’Autorità Garante della Concorrenza e, archiviata la posizione di Papa rispetto all’ipotesi di inconferibilità mandò comunque il carteggio alla presidenza del Consiglio dei ministri per «possibili valutazioni di competenza» sul presunto conflitto di interessi.
La vicenda ha tenuto banco per settimane, come si ricorderà. A Papa, indicato come sub dal commissario Donato Toma, si contestava di aver patrocinato causa per conto dell’Asrem. E questo avveniva mentre infuriava la battaglia con le strutture private convenzionate sulle prestazioni extrabudget e la firma dei contratti. Pochissimi giorni prima di essere poi effettivamente sostituito dal Cdm, Papa lasciò l’incarico.
Ora però ha intenzione di «valutare l’eventuale lesione di propri interessi e/o diritti con conseguente loro tutela nelle competenti sedi giudiziarie», come si legge nella richiesta dei documenti inviata ad Anac. E il Tar Lazio ha stabilito che ha diritto a ottenere tutte le carte.

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