Servizi digitali per la sanità, adesso si cambia registro. L’assessore alla digitalizzazione Salvatore Micone, che ha la “sana abitudine” di concordare con il governatore Francesco Roberti modus operandi e scelte di merito nelle materie che il presidente gli ha affidato e agli interlocutori ha finora sempre precisato di agire su mandato pieno del presidente, sul punto è diretto e chiaro. «Da oggi si lavora diversamente», sintetizza a Primo Piano. Si riferisce, in particolare alla vicenda, chiarita dall’Asrem ma comunque surreale, dell’app per prenotare visite ed esami che è online e funzionante, a disposizione negli store di Apple e Google, ma non è stata mai pubblicizzata. Ma il discorso, aggiunge, è più ampio. «C’è un assessorato alla digitalizzazione e quindi è in assessorato che si coordineranno tutte le iniziative».
Nella scorsa legislatura, se ne occupava – ma da consigliere delegato – il collega assessore Andrea Di Lucente. Le politiche per superare il gap tecnologico e di innovazione sono state quindi “promosse” da Roberti che le ha assegnate al primo eletto (di Fratelli d’Italia e in assoluto) delle regionali di giugno. Insieme ad agricoltura, turismo, cultura, montagna e sport.
L’app Molise Salute, va dritto al punto, non può risultare «su uno store di una società esterna». Se ne deve occupare Molise Dati, dice e ripete, che è il braccio operativo della Regione, una sua società in house, per l’information technology. Parla senza mezzi termini di «errore che è stato commesso» e della sua intenzione di porvi rimedio a breve, nel giro di qualche giorno.
Anche per la parte digitale, il contratto per la gestione del Cup è seguito direttamente dall’Asrem. Un’impostazione che il neo assessore non condivide. Troppa frammentazione, nessuna regia unica. Che è invece proprio l’obiettivo a cui lui tende.
«Ci sono questioni serie, molti aspetti importanti che vanno attenzionati. Questo relativo all’applicazione del centro prenotazioni della sanità regionale è uno di essi e io sto procedendo in tal senso. C’è un assessorato alla digitalizzazione – ribadisce – Oggi si lavora diversamente».
Il segnale è inequivocabile. E novità potrebbero emergere già oggi. È in agenda, infatti, una riunione operativa di verifica sull’app per capire se può essere collaudata.
Già, perché è online funzionante, le prenotazioni che eventualmente sono state già effettuate risultano valide ed efficaci, ma il via libera – a tre anni dall’aggiudicazione della gara che ne prevede il lancio insieme a un portale dedicato – non c’è ancora. Lo ha precisato la stessa azienda di via Petrella in una nota inviata a questa testata, al commissario della sanità Bonamico, al sub Di Giacomo e alla dg Salute Gallo.
Dopo l’articolo pubblicato lunedì, infatti, da via Genova è partita una perentoria richiesta di chiarimenti ai vertici dell’azienda. Le spiegazioni sono arrivate a voce durante una riunione. A Bonamico funzionari e dirigenti Asrem hanno spiegato che l’app è tuttora in fase di test, test che sono stati effettuati anche online.
“Molise Salute”, ha spiegato l’Asrem anche a Primo Piano con la Pec firmata dalla commissaria Gollo e dal direttore amministrativo Lastoria comunque funziona. Ma durante la fase di rodaggio sono stati riscontrati dei problemi. Ed è stato meglio, questo il ragionamento, che non li riscontrassero gli utenti. Sarebbero stati disservizi e polemiche.
L’applicazione “Molise Salute” è online sugli store di Apple e Google e, in particolare su Google Play, risulta un contenuto «di Ak 12», una Srl di San Nicola La Strada. Gollo e Lastoria però hanno dichiarato che è di proprietà dell’Asrem ed è realizzata da Engineering. Ak 12 l’avrebbe solo “pubblicata” su Apple e Google.
Ma chi è Ak 12? Ha fra i suoi clienti, si legge sul sito internet, il Cardarelli di Napoli a cui fornisce app e portale e-cupt. Proprio il sistema di gestione del Cardarelli fu preso in riuso dalla Regione per sostituire quello di Molise Dati, a rischio crash, due mesi prima che la centrale di committenza appaltasse il nuovo Cup unico dell’Asrem. Vinse la gara il Cns di Bologna, con partner tecnologico Engineering. La multinazionale quindi subentrò (ma non fu una cosa rapidissima) alla Gesan che forniva il riuso del software del Cardarelli. Ak 12 Srl e Gesan, basta consultare sempre i rispettivi portali, hanno lo stesso indirizzo e numero di telefono.
Effettivamente, gestiti così i servizi digitali per la sanità molisana sono frammentati. Ma l’assessore Micone ha avvertito: oggi si lavora diversamente.
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