Prima a causa del Covid, poi delle lunghissime liste d’attesa gli anziani in Italia – e in Molise un po’ di più – hanno rinunciato a curarsi.
Tra il 2020 e il 2022 il 24% degli ultra sessantacinquenni italiani – vale a dire oltre tre milioni – ha declinato almeno una visita medica o un esame diagnostico di cui avrebbe avuto bisogno. In Molise la percentuale è del 28,8%. Se nel 2020 la principale ragione di rinuncia erano le chiusure degli studi medici legate alla pandemia o la paura del contagio, nel 2022 sono state le liste d’attesa.
Sono i dati che emergono dal sistema di sorveglianza Passi d’Argento dell’Istituto Superiore di Sanità. L’analisi si basa sui dati raccolti nel biennio 2021-2022.
Nel dettaglio, il 24% degli intervistati dichiara di aver rinunciato, nei 12 mesi precedenti l’intervista, ad almeno una visita medica o un esame diagnostico di cui avrebbe avuto bisogno. La rinuncia alle cure è più grave nelle fasce sociali svantaggiate, in cui raggiunge il 37%. Nel complesso, il 31% ha dichiarato di aver rinunciato per timore del contagio da SarsCov2; il 22% per la sospensione del servizio e/o chiusura dello studio medico a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia; il 36% per le liste di attesa; il 7% per difficoltà nel raggiungere la struttura o per scomodità degli orari proposti. Infine il 5% degli anziani riferisce che la rinuncia è stata determinata dai costi elevati e non sostenibili.
Le motivazioni che hanno portato alla rinuncia, tuttavia, hanno subito cambiamenti nel corso dei tre anni analizzati. La sospensione dei servizi o la chiusura degli studi medici a causa della pandemia è stata indicata come motivazione nel 45% dei casi nel 2020, ma scende al 31% nel 2021 e al 13% nel 2022; il timore del Covid indicato nel 9% dei casi nel 2020, passa al 17% nel 2021, e scende al 7% nel 2022. Al contrario, le liste di attesa passano dal 10% nel 2020 al 23% nel 2021 e raggiungono il 49% nel 2022.
Nella graduatoria nazionale, riferita alla difficoltà di accesso ai servizi sociosanitari, il Molise non brilla collocandosi al secondo posto dopo la Campania (43,4%). Meno allarmante la situazione per quanto riguarda la rinuncia a visite mediche o esami diagnostici: sesto posto dopo Sardegna (39,2%), Marche (33,0%), Umbria (32,3%), Campania (30,3%) e Basilicata (29,4%).
Il sistema di sorveglianza Passi d’Argento, condotto da Asl e Regioni e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, raccoglie continuativamente, a partire dal 2016, informazioni su salute, qualità di vita e stili di vita, sui bisogni di cura e assistenza delle persone ultra 65enni residenti in Italia, offrendo una fotografia sempre aggiornata delle condizioni di salute e del benessere psico-sociale degli anziani nel nostro Paese. Dal 2020 Passi d’Argento indaga anche la rinuncia alle cure e, con una domanda a risposta multipla, le motivazioni a questa legate.

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