L’Intelligenza artificiale “in soccorso” della sanità. Non solo per migliorare l’efficacia di interventi e terapie, ma anche per efficientare la gestione delle prenotazioni di visite ed esami e smaltire prima le liste d’attesa.
Per raggiungere questi ultimi due obiettivi, l’Asrem ha attivato un sistema automatizzato di telefonate che consente di raggiungere velocemente numerosi utenti e verificare se gli appuntamenti in lista sono o meno ancora attuali, liberando eventualmente spazio nelle agende per altri assistiti.
Si tratta di un servizio aggiuntivo rispetto al tradizionale call center, che pure è stato potenziato (con la messa a disposizione di cinque operatori in più) per le chiamate dedicate all’abbattimento dell’arretrato.
Il recall automatizzato è entrato in funzione il 3 gennaio e funziona in questo modo: l’azienda sanitaria contatta dal numero fisso 0874 313100, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, le persone che dal prossimo 15 gennaio sono inserite nelle liste di prenotazione. Una voce registrata chiede all’utente se è il destinatario dell’appuntamento fissato il giorno x alle ore y sollecitando poi la conferma o la disdetta dello stesso. Per completare la procedura bisogna arrivare al termine della chiamata manifestando le proprie intenzioni: conferma, cioè, o disdetta. Dopo la telefonata si riceverà un messaggio di promemoria sul cellulare, a prescindere dalla scelta che è stata effettuata.
Nel caso l’utente non risponda per tre volte consecutive, il sistema posticiperà la telefonata al giorno successivo.
Intelligenza artificiale sì, ma anche buon senso. Non è sempre semplice, soprattutto per la popolazione più anziana e nell’era in cui siamo tutti bombardati dalle chiamate dei più vari call center, portare a termine le operazioni richieste da una voce registrata. Oppure fidarsi e comprendere che è davvero l’Asrem che ci sta contattando. In questo caso, basta richiamare il numero 0874 313100 e risponderà un operatore, dalle 8.30 alle 14.00, un dipendente dell’azienda sanitaria con cui si potrà confermare o disdire la visita.
Il servizio ha a disposizione dieci linee per garantire fino a 2.000 contatti giornalieri. Da mercoledì 3 gennaio sono state effettuate 631 telefonate. In 343 hanno risposto, la stragrande maggioranza ha confermato la prenotazione, 17 hanno disdetto.
Se non è possibile presentarsi a una visita specialistica o a una prestazione diagnostica la disdetta è obbligatoria «almeno tre giorni lavorativi prima della data della prestazione», si legge nella sezione “Cup” del sito Asrem. In caso di mancata cancellazione, salvo gravi motivazioni documentate, l’utente dovrà pagare il costo del ticket anche se esente per reddito, età o patologia.

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