Sono 47 gli incarichi non coperti da medici nel servizio 118 del Molise sui 96 previsti per le 16 postazioni dislocate sul territorio.
Le carenze, si evince dalla delibera della direzione generale Asrem dell’8 febbraio scorso propedeutica all’indizione dell’avviso per i camici bianchi, riguardano le sedi di Agnone, Cerro al Volturno, Venafro, Frosolone, Isernia, Campobasso “Via Toscana”, Campobasso “Via Monte Grappa”, Boiano, Riccia, Trivento, Sant’Elia a Pianisi, Termoli, Larino, Castelmauro, Santa Croce di Magliano e Montenero di Bisaccia.
L’avviso in questione è l’ultimo dei tanti fin qui emanati, ricordano i vertici dell’azienda sanitaria. «Purtroppo – commenta il direttore generale Asrem Giovanni Di Santo – soffriamo anche noi, come tante regioni italiane, la carenza di professionisti in ambito emergenziale. Questo, però, non ci fa gettare la spugna. La nostra ricerca di personale è costante affinché tutte le postazioni del 118 presenti in regione restino attive, nonostante le stesse siano numerose rispetto al numero della popolazione presente ma comunque necessarie considerata l’orografia e la tipologia di residenti sul territorio. E mentre a livello governativo di discute di riforma del 118 – aggiunge il manager – noi guardiamo anche a un corso di formazione per medici emergenza-urgenza. Dunque, non lasciamo chiusa alcuna porta. Lo stesso facciamo sugli altri fronti della nostra sanità. Pian piano stiamo cercando di risollevarne le sorti. Ci vuole tempo, lo sappiamo. Tanto non dipende da noi, ma resta una priorità raggiungere gli obiettivi prefissati, sperando di rendere, attraverso una serie di politiche in parte già attuate, ma anche per mezzo degli organi di informazione, più attrattivo il Molise».
Il dg fa anche il punto sulle liste d’attesa. «Senza sforare il piano del fabbisogno, abbiamo ubicato 1500 ore, con specifico elenco sulle branche, per incrementare le attività negli ambulatori. Un’attività mirata a snellire ulteriormente le liste di attesa. Chiaramente attendiamo l’adesione di medici, mentre a pieno ritmo va avanti il programma di “chiamate” per lo snellimento delle stesse. Ad oggi sono state effettuate oltre 21mila telefonate da parte dei nostri operatori».
Intanto l’Asrem ha revocato l’assegnazione del servizio di postalizzazione degli inviti per gli screening oncologici alla società cui era stata affidata meno di un anno fa (e lo ha assegnato ad altra società utilmente posizionata nella graduatoria della gara effettuata sul Mepa) per via del fatto che – come ha contestato il Rup alla ditta – per via della «mancata/errata consegna di un rilevante numero di inviti agli screening nonché alla relativa irregolare condotta dell’appaltatore» che ha determinato «una mancata e/o non tempestiva erogazione delle corrispondenti prestazioni sanitarie».

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.