È Vincenzo Cuzzone, 41 anni, il direttore della Recovery Room del Cardarelli. L’incarico gli è stato conferito con delibera del direttore dell’Asrem Giovanni Di Santo, firmata anche dai direttori sanitario e amministrativo Bruno Carabellese e Grazia Matarante, che ha preso atto della valutazione della commissione esaminatrice (nominata a seguito della selezione avviata con avviso interno).
41 anni, originario di Venafro, Cuzzone è stato scelto «in ragione della considerevole e costante attività» e della «qualificata esperienza professionale nel settore specifico». Laureato alla Sapienza, ha maturato esperienze al Policlinico Umberto I, al Sant’Andrea, al Bambino Gesù, ma anche al Neuromed. Dal 2017 (dopo due anni agli Ospedali Riuniti di Foggia) è dirigente medico a tempo indeterminato della Terapia intensiva del Cardarelli di Campobasso, dove nel 2021 insieme alla collega Rossella Calabrese curò il progetto di partoanalgesia. Per un anno ha lavorato all’ex Gemelli, a fine 2023 è rientrato nell’organico dell’azienda sanitaria pubblica.
Sei le istanze per la guida del nuovo reparto voluto dalla direzione strategica di via Petrella per migliorare l’assistenza ai pazienti provenienti dalle sale operatorie durante la delicata fase del recupero dall’anestesia. Cuzzone ha vinto “la concorrenza” dei colleghi e per cinque anni si occuperà di strutturare, nella prima fase, e gestire la Recovery Room.
Obiettivo fondamentale dell’istituzione del reparto, si legge nell’allegato alla delibera Asrem del 27 febbraio scorso che ha precisato le competenze, è «quello di prevenire i casi gravi e limitare così l’utilizzo della Terapia intensiva; infatti con tale modalità organizzativa si intende ottimizzare l’occupazione dei posti letto della struttura complessa di Terapia intensiva e Rianimazione, poiché i pazienti che necessiteranno di un periodo di monitoraggio postoperatorio inferiore a sei ore e senza presumibili complicanze acute non verranno più trasferiti in terapia intensiva bensì indirizzati e assistiti in Recovery Room». Particolare rilievo assume l’unità negli interventi in day surgery, perché consente il completo e rapido recupero post anestesia in totale sicurezza prima della dimissione del paziente a domicilio.
Tra le competenze del reparto (e del suo responsabile), anche la valutazione degli eventuali elementi critici dei programmi operatori (per quanto riguarda la sua attività inerente il blocco operatorio si correla col direttore medico del presidio che ne garantisce l’operatività), la partoanalgesia, la documentazione degli eventi di rilevanza critica.
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