L’occasione era di quelle ghiotte e il governatore Francesco Roberti non se l’è lasciata scappare. A Roma, al convegno sulla riforma della sanità organizzato da Forza Italia a cui è intervenuto anche il ministro della Salute Orazio Schillaci, il presidente della Regione ha ribadito: è tempo che il Molise esca dal commissariamento.
Alla Camera dei deputati, nella nuova aula dei gruppi parlamentari, si è parlato dunque ieri di salute dome diritto fondamentale. Roberti ha tenuto il suo discorso nel corso del focus dal titolo “L’esperienza delle Regioni”, insieme ai colleghi Vito Bardi (Basilicata), Alberto Cirio (Piemonte), Roberto Occhiuto (Calabria) e Renato Schifani (Sicilia).
Tra gli altri hanno dato il loro contributo ai lavori il vicepremier Antonio Tajani, il ministro Schillaci, la ministra dell’Università Anna Maria Bernini, il presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati Ugo Cappellacci e il capo della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici.
«È stato un momento di confronto molto importante – il commento a margine del governatore – Noi presidenti di Regione abbiamo portato il nostro esempio e ho ribadito, così come ho detto già in occasione della visita a Campobasso della presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, come, di concerto col governo, il Molise debba lavorare per l’uscita dal commissariamento della sanità, poiché solo così potremo assicurare ai nostri concittadini i dovuti diritti. Questa è una mission sulla quale dobbiamo lavorare tutti insieme ed è la sfida a cui siamo chiamati per l’immediato futuro».
Roberti ha anche illustrato il lavoro che si sta portando avanti in regione e ha rimarcato «i risultati che, sinora, abbiamo raggiunto. La sanità del Molise inizia a essere, dopo diversi anni, attrattiva e questo è un ottimo punto di partenza per permettere a tanti bravi professionisti di venire a lavorare nella nostra regione».
Si è detto, infine, d’accordo con quanto affermato da Tajani, vale a dire che è indispensabile un intervento «sulle liste d’attesa, premiando chi riesce a ridurle, e valorizzando la medicina di prossimità, quale ulteriore mezzo sia per ridurre le liste d’attesa sia per decongestionare ospedali e pronto soccorsi».

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