Due concorsi per la direzione di unità operative strategiche, la Medicina e la Chirurgia, e l’avvio di lavori di ristrutturazione che interesseranno in particolare per il momento l’area di accesso al Pronto soccorso, agevolando la fruibilità da parte degli utenti e la funzionalità del lavoro degli operatori.
Prosegue l’azione di rafforzamento degli ospedali pubblici annunciata e messa in atto da qualche mese dai vertici dell’azienda sanitaria regionale.
Le selezioni per gli incarichi quinquennali dei due reparti oggi retti da facenti funzione sono stati approvati qualche giorno fa. «Dare stabilità alle unità operative è uno dei nostri obiettivi principali», sottolinea il dg dell’Asrem Giovanni Di Santo. Le opere di riqualificazione e restyling sono in cantiere e partiranno a breve, assicura.
Insieme al direttore sanitario Bruno Carabellese e alla direttrice amministrativa Grazia Matarante, seguendo le linee guida dei commissari Bonamico e Di Giacomo e in sinergia con il presidente della Regione Roberti, Di Santo ha approntato una serie di misure in grado di ampliare la possibilità di risposta degli ospedali “spoke” di Isernia e Termoli. È delle scorse ore anche l’aggiudicazione alla Seb-Società tra professionisti del servizio di Cardiologia-Emodinamica. I gettonisti messi a disposizione dalla Srl andranno a dare manforte proprio ai laboratori di Veneziale e San Timoteo.
In riva all’Adriatico è tornato il dottor Nicola Rocchia come primario di Medicina e sono in arrivo Angelo Ferrara (dal Careggi di Firenze), per guidare la Chirurgia, e Vincenzo Biondelli che rientra nella sua regione da San Salvo come direttore della Ginecologia.
Eccellenze valorizzate, portate in Molise o riportate a casa (Biondelli è termolese): questo il target che si prefigge la direzione strategica dell’azienda sanitaria anche per il Veneziale e il Cardarelli, nell’ottica del miglioramento dei servizi. Una sfida vinta con il “fumantino” dg dell’Asl di Chieti Schael? Di Santo si disimpegna con un sorriso e allarga le braccia: «Ogni direttore deve occuparsi dell’azienda che è stato chiamato a guidare…». E vira su un altro argomento. «Stiamo assumendo anche altri anestesisti per la camera iperbarica di Larino», dice. Due i professionisti in graduatoria, per cui è stata disposta la formalizzazione del contratto: Adele Molinaro (anche lei dal Careggi di Firenze), specialista, e lo specializzando Gianluigi Colella. «Se riusciamo a coprire, come vogliamo, i turni h24 potremo offrire l’assistenza iperbarica non solo per le patologie croniche ma anche per le acuzie, pensiamo agli incidenti che possono accadere ai sub», spiega Di Santo. Che, come già deliberato per i reparti di Ginecologia e Cardiologia (fra gli altri) del San Timoteo, ha intenzione di valorizzare la camera iperbarica, che ad oggi un servizio ambulatoriale territoriale, per renderla maggiormente attrattiva per il personale.
r.i.

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