Dal 1 giugno altre tre postazioni del 118 saranno demedicalizzate h24. Equipaggi delle ambulanze in assetto “India” (con autista e infermiere) a Riccia, Santa Croce di Magliano e Montenero di Bisaccia. Mentre il medico tornerà a Sant’Elia a Pianisi (più vicina alla zona di Santa Croce di quanto lo sia Riccia).
Decisioni a cui non c’era alternativa, chiarisce ancora una volta il dg dell’Asrem Giovanni Di Santo. «I sindaci protestano, si lamentano. Posso comprendere il loro stato d’animo ma purtroppo clonare il personale non si può. Servono i medici e noi stiamo mettendo comunque in campo iniziative con l’obiettivo di attrarli, ma al momento non riusciamo a fare più di questo. E naturalmente – ancora il medico manager chiamato dal governatore Roberti a guidare l’unica azienda sanitaria del Molise – abbiamo tenuto presente l’esigenza di garantire, con quello che abbiamo a disposizione, una rete emergenziale equa e uguale per tutti. La verifica è stata inoltre condotta in ragione, per esempio, della distanza dall’ospedale o di altre strutture che possano sopperire».
A disposizione l’Asrem ha 38 medici sui 96 che servirebbero a coprire i turni di tutte le 16 postazioni territoriali del servizio. E ora bisogna garantire le ferie.
Una coperta cortissima che si punta ad ampliare con un concorso per medici del 118 alle dipendenze dell’azienda. «Stiamo aspettando il via libera della Regione e poi lo pubblicheremo. Speriamo renda il nostro 118 attrattivo», è l’auspicio di Di Santo.
Ma la carenza di medici nell’emergenza è un problema nazionale. In molte altre realtà, anche quella di Benevento per esempio, l’assetto “India” è da qualche tempo quasi la regola. Dell’ipotesi di riorganizzazione del servizio, che è allo studio, e delle misure tampone messe in atto in queste settimane si discuterà in una seduta della Conferenza dei sindaci, anticipa il dg. Chiarendo anche che le iniziative intraprese sono frutto di un confronto continuo fra Asrem, struttura commissariale, direzione Salute e presidente della Regione.
r.i.

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