Reparto rinnovato negli spazi e nelle dotazioni tecnologiche concepito per offrire un approccio multidisciplinare alla gestione della patologia. Il taglio del nastro per il nuovo Centro Epilessia del Neuromed ha messo in evidenza l’importanza data al paziente e al suo contesto familiare e sociale. Il modello assistenziale, cioè, integra aspetti medici, psicologici e sociali per migliorare la qualità della vita delle persone con epilessia.
«Quando ci occupiamo di pazienti, ci occupiamo della persona. Ogni paziente è unico, e la medicina deve guardare alla complessità dell’essere umano nella sua interezza. Non possiamo più lavorare in compartimenti stagni, dobbiamo investire su un approccio multidisciplinare che veda il paziente nella sua globalità», ha sottolineato il professor Giovanni de Gaetano, presidente dell’Irccs, che ha poi fatto rilevare l’importanza di un sistema sanitario forte e inclusivo, sottolineando come l’epilessia rientri in un quadro più ampio di salute pubblica e ricerca scientifica.
«Questo reparto – ha dichiarato il responsabile del Centro Giancarlo Di Gennaro – nasce da una storia che affonda le radici in 26 anni di lavoro. Abbiamo sempre cercato di umanizzare la cura, trasformando lo spazio ospedaliero in un luogo accogliente, dove il tempo e la cura assumano una dimensione più vicina alle persone. In questa avventura, non posso che ringraziare Neuromed, che ci ha creduto fino in fondo. La collaborazione con l’Associazione Italiana Epilessia è poi un valore aggiunto: noi specialisti possiamo comprendere gli aspetti clinici della malattia, ma sono le persone con epilessia a darci la prospettiva della loro esperienza quotidiana».
Emozione e soddisfazione anche da parte del presidente dell’Associazione Italiana Epilessia, Tarcisio Levorato: «Vedere il logo della nostra associazione accanto a quello del Neuromed è un segno tangibile di un cambiamento culturale. Questo reparto è un luogo che mette la persona al centro, considerando le sue emozioni, paure e difficoltà. Un modello che dovrebbe essere presente ovunque».
Il direttore sanitario del Neuromed Fulvio Aloj ha ribadito l’impegno dell’Istituto nel coniugare assistenza e innovazione: «Questo nuovo reparto non è solo uno spazio fisico, ma un ambiente pensato per il benessere del paziente. L’innovazione tecnologica si unisce alla mission di Neuromed: offrire cure avanzate in un contesto accogliente».
Ricordando le origini del progetto, il professor Vincenzo Esposito, primario del Reparto di Neurochirurgia II del Neuromed, ha aggiunto: «Quando iniziammo questa avventura 26 anni fa, fu un vero atto di coraggio e, forse, follia. Abbiamo creato un modello originale, basato sulla collaborazione e sulla fiducia tra colleghi. Qui abbiamo imparato molto e costruito ricerca attraverso il lavoro d’insieme». Neuromed è, infatti, un Centro per la Chirurgia dell’Epilessia farmaco-resistente che garantisce approcci chirurgici ai casi in cui la cura farmacologica non porta a risultati soddisfacenti per il paziente.
Particolare attenzione è stata riservata ai più piccoli, con l’allestimento della Smile Room. «Una stanza di degenza per i giovani pazienti a partire dall’età scolare – così il dottor Alfredo D’Aniello, neuropsichiatra infantile del Centro – pensata per rendere meno traumatizzante il percorso ospedaliero. Un progetto al quale tenevamo molto e che abbiamo portato avanti insieme alla Fondazione Neuromed».

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