Dal 28 febbraio al 7 marzo si celebra in Italia la settimana della Sicurezza in anestesia e rianimazione ‘Sicura’. Centinaia di anestesisti rianimatori, all’interno delle proprie unità ospedaliere, ricorderanno ai cittadini che l’anestesista è il medico che si trova sempre vicino al malato e controlla in ogni momento i parametri vitali durante e dopo l’intervento chirurgico.

La Fondazione di Ricerca e Cura ‘Giovanni Paolo II’ a Campobasso è stata coinvolta nell’iniziativa, che si terrà da lunedì 2 marzo sino a venerdì 6 dalle 9 alle 12 nella hall del centro, dove è stato allestito un ‘info point’.

“I cittadini potranno ‘toccare con mano’ la strumentazione, ma soprattutto fare domande sull’anestesia e sui reparti di terapia intensiva – dichiara la professoressa Cynthia Barilaro, direttore del Dipartimento di Anestesia, Terapia intensiva e Medicina del dolore – i nostri specialisti ‘racconteranno’ ai cittadini cosa è importante conoscere durante una visita preoperatoria o quante ore prima dell’operazione si può mangiare o bere. Ma anche se un cardiopatico può essere addormentato o se occorre interrompere i farmaci prima di un’anestesia”.

Dal questionario, lanciato nella prima edizione della Campagna Sicura e che verrà riproposto, è emerso che la cittadinanza è cosciente del ruolo dell’anestesista rianimatore e che l’80% della popolazione ritiene sicura l’anestesia. Grazie a strumenti quali la checklist gli anestesisti hanno contribuito, infatti, in modo determinante a ridurre il numero delle complicanze, scese dall’ 11% all’8%.

La Campagna di comunicazione sulla sicurezza in anestesia e rianimazione ha l’Alto patronato del Presidente della Repubblica e il Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero della Salute.

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