Carenza di personale e non solo per il pronto soccorso del ‘Veneziale’ di Isernia alle prese da tempo con tante difficoltà. A rendere ancora più complicata la situazione, in questi giorni è l’arrivopresso il reparto di Emergenza di un numero di pazienti di gran lunga superiore a quello che normalmente si riesce a gestire, assicurando l’assistenza necessaria. Ciò sta rendendo ancora più complessa e complicata l’attività dei medici e degli infermieri in servizio.
A lanciare l’allarme è il primario del Pronto Soccorso Lucio Pastore, che attraverso i social, evidenzia quanto sta accadendo.
«Stiamo vivendo – scrive su Facebook – una situazione drammatica al pronto soccorso di Isernia con un iperafflusso di pazienti ed impossibilità di smistarli.
Detta situazione é stata segnalata ma, purtroppo non accenna a diminuire l’afflusso né si sono messe in atto misure efficaci per risolvere od alleggerire le problematiche».
Da qui un appello agli utenti. «Ci rivolgiamo direttamente alla popolazione – sottolinea quindi Pastore – con la preghiera di cercare di limitare il più possibile l’afflusso presso il Pronto Soccorso. Leggo che situazioni analoghe si stanno avendo presso altri nosocomi campani. Forse si impone la necessità politica di una reale riorganizzazione e rifinanziamento del sistema sanitario. Continuare a cedere fondi e posti letto a strutture private convenzionate che non rispondono alle esigenze territoriali, sta determinando il collasso del sistema».
Per quel che concerne i numeri, Pastore ha spiegato che i settanta accessi che mediamente si registrano ogni giorno, in questo periodo sono diventati un centinaio. In diversi casi, si tratta di pazienti che dovrebbero essere assistiti in altre strutture «se – ha evidenziato il primario – la medicina territoriale funzionasse in maniera ottimale, dando risposte adeguate all’utenza».
Difficile poi anche trovare una sistemazione per i pazienti che arrivano e che hanno bisogno di un posto letto. Inoltre, nell’ultimo periodo – anche per effetto delle difficoltà economiche con cui tante famiglie fanno i conti – ci sono utenti che scelgono di sottoporsi ad alcuni esami al Pronto Soccorso, perché le liste di attesa in molti casi sono lunghe e non tutti possono permettersi esami e visite a pagamento.
Il risultato è dunque un reparto di emergenza ‘intasato’ . «Ci sono stati momenti in questi giorni – ha detto ancora Pastore – in cui ci siamo trovati in seria difficoltà, considerando che in servizio ci sono solo due medici e due infermieri per turno. Con questi numeri, purtroppo si rischia di non poter fornire ai pazienti l’assistenza adeguata».

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