Dei 15 nuovi contagi annunciati dall’Asrem col bollettino giornaliero solo 1 è in basso Molise. Positivo il secondo cittadino a Petacciato, come conferma il sindaco Roberto Di Pardo: «Si tratta di un nostro caro concittadino che ha fatto rientro dall’Estero ma non a Petacciato. A lui vanno i migliori auguri di una pronta guarigione». Apprensione, invece, fino a ieri sera, per un medico Asrem, già sottoposto a tampone nelle settimane precedenti. I risultati si saranno avuti nella notte. Ma il pezzo forte è stata la visita di Oreste Florenzano sulla costa. Non era stato annunciato pubblicamente. Ieri mattina il direttore generale dell’Asrem ha fatto visita ai due plessi ospedalieri del basso Molise. Prima quello di Termoli, al San Timoteo, poi al Vietri di Larino. Florenzano ha motivato la sua presenza con la necessità di far sentire la vicinanza dell’Asrem a tutti gli operatori sanitari impegnati in prima linea nell’emergenza Coronavirus. Saluti e ringraziamenti, in una visita lampo. «Era doveroso per me venire qui e ringraziare di persona tutti, anche perché qui c’è stata la prima emergenza. Abbiamo parlato coi primari anche della carenza di macchinari e personale, spero di potermene occupare non appena sarà passata questa emergenza», le parole del manager Asrem. Florenzano ha riferito di aver trovato un personale molto determinato, che nonostante sia provato dall’evidente fatica, affronta l’impegno con uno spirito encomiabile. «Sono molto felice di essere venuto qui, è stata una bella iniezione di energia anche per me». Sulle due settimane di chiusura del plesso il manager Asrem sannita ha ribadito che oggi il presidio è aperto solo grazie a quelle operazioni di messa in sicurezza effettuate durante la chiusura dell’ospedale San Timoteo. Sui livelli contingentati, ha tenuto a precisare come sia una condizione comune a tutti i presidi del Molise, per garantire le norme sul distanziamento sociale, per questo alcune attività non sono state riavviate. «Non ci siamo potuti abbracciare, ma ci siamo visti negli occhi e ho visto tanta forza nei loro occhi. A Larino ho salutato come a Termoli gli operatori e ho visionato la struttura, per essere certo che le informazioni che avevo acquisito trovassero riscontro nella realtà e così è stato, per questo confermo che il nosocomio frentano sarà utilizzato secondo come avevamo indicato nel nostro piano di emergenza». Florenzano evidenzia che dopo aver perlustrato il plesso ospedaliero ha ribadito che non è possibile insediare una terapia intensiva, possiamo invece ospitare pazienti che necessitano una media e bassa intensità di cura, come peraltro stiamo facendo, trasferendo già a Larino alcuni degenti per liberare altre strutture che svolgono alta chirurgia o prestazioni assicurate anche a Isernia e Termoli. Il ragionamento del Vietri vale anche per il Santissimo Rosario di Venafro e in parte anche per Agnone. «Mi riferisco a pazienti Non-Covid, nella maniera più assoluta».
Emanuele Bracone

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