La coordinatrice delle professioni sanitarie infermieristiche del Cardarelli Antonietta Licianci ha inviato a tutti i colleghi, di tutti i reparti dell’ospedale di Campobasso, una lettera di ringraziamento per il lavoro, svolto con professionalità e abnegazione, nella fase più critica dell’emergenza Covid. Volentieri ne pubblichiamo il testo.

Cari colleghi ed amici,
sono certa che le parole che vi sto qui indirizzando non potranno suscitare il sospetto di essere ispirate da sentimentalismo o ricerca di consenso a buon mercato, poiché l’anagrafe mi pone inesorabilmente, dopo una intera vita lavorativa spesa nel nostro ospedale pubblico, cui presto non sarò più legata altro che dal sentimento del rimpianto, alla vigilia di un malinconico ed incombente pensionamento, dal quale ormai purtroppo mi separano solo pochi mesi (un anno).
Rammento con commozione come in questi quarant’anni trascorsi in un baleno si siano attraversate trasformazioni epocali affrontate solidalmente insieme, con i più anziani di voi che hanno sempre adottato condotte inclusive nei confronti di quanti nel tempo si siano progressivamente uniti allo sparuto gruppo originario, riuscendo a renderli partecipi della grande responsabilità che stavano assumendo ed a trasmettere loro l’orgoglio di entrare a far parte di una istituzione che avrebbe consentito di potersi prendere cura dei malati del tutto disinteressatamente, senza la mortificazione di dover chiedere loro alcuna contropartita.
Affinché condividessero la consapevolezza di essere artefici e protagonisti del diritto costituzionale alla salute dei cittadini, preminente ed insostituibile servizio sociale a tutela della stabilità e della sicurezza del Paese, garantito da quel Servizio sanitario nazionale pubblico troppo spesso infondatamente bistrattato, del quale traumaticamente solo oggi, nell’ora più buia, viene riconosciuta l’assoluta essenzialità e preminenza.
È da queste ragioni che scaturisce l’esigenza di testimoniare con un tributo almeno morale la mia personale gratitudine per il vostro operato, indirizzando a ciascuno di voi un commosso ringraziamento, del quale sento il dovere di rendere partecipe anche la più alta dirigenza aziendale, che non dubito nel condividerà le motivazioni.
Non soltanto per l’abnegazione con la quale, oggi più che mai, in uno scenario planetario di calamità sanitaria che credevamo ormai retaggio di un lontano passato, avete confermato ancora una volta il più autentico ed incondizionato impegno, ma anche per aver spontaneamente saputo accantonare, nel momento del pericolo, ogni eventuale motivo di divisione, affinché il nostro ospedale potesse corrispondere con il consueto rigore professionale, mai disgiunto da sincera umanità, alle aspettative riposte in esso dalla comunità regionale che da sempre sa su chi poter davvero contare nel momento del bisogno, ignorando diffidenze disseminate da campanilismi privi di fondamento. Tanto da aver raccolto non solo con spontanea disciplina, ma anche incondizionata disponibilità, lo stravolgimento dei preesistenti consolidati modelli organizzativi del lavoro imposto dall’emergenza pandemia, e da aver accantonato immediatamente eventuali effimere perplessità iniziali, dimostrando di saper dominare ogni comprensibile apprensione in merito, e sacrificando silenziosamente e senza esitazione i propri affetti, fino al punto di decidere di non abbassare ancora la guardia, in ossequio ad un principio di precauzione che impone massima cautela nella verifica dell’effettività di una attenuazione del rischio.
Grazie!
Antonietta Licianci

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