L’ultimo verbale positivo per la sanità molisana, a novembre del 2018. Anche se il tavolo tecnico già avvertiva: attenzione, il contributo delle altre Regioni è terminato ed è stato sostanzioso, il Molise deve dimostrarsi in grado di camminare da solo.
E purtroppo poi non è stato così. Con l’arrivo dei commissari esterni, scelti dall’ex ministro 5s della Salute Giulia Grillo, anzi sono cominciati gli accertamenti sulla situazione finanziaria pregressa, sui flussi fra il bilancio regionale e la Gsa degli anni passati. Ed è emerso che dal 2015 al 2018 non tutta la fiscalità destinata alla copertura del disavanzo sanitario è stata trasferita.
Una cifra totale di 27,6 milioni che il generale Angelo Giustini, commissario della sanità, ha ricostruito nel dettaglio e con le relazioni dell’advisor la situazione. E da allora non ne siamo ancora usciti. Nel senso che Giustini e la sub Grossi con note, diffide, decreti e anche esposti alla Corte dei conti hanno chiesto alla Regione di trasferire i fondi. Il risultato però non è arrivato e il mancato equilibrio dei conti ora viene addebitato al loro mancato controllo dal capo della delegazione del Mef Angela Adduce.
Ieri, Giustini ha sollecitato di nuovo un incontro con la nuova presidente della Corte dei conti del Molise. Sia a voce sia per iscritto.

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