Otto magistrati e 37 dipendenti amministrati della Corte dei Conti del Molise per il vaccino antinfluenzale possono beneficiare del canale preferenziale – è scritto proprio così nel protocollo – garantito loro dall’Asrem in forza dell’intesa approvata il 10 novembre con delibera dei vertici dell’azienda di via Petrella Florenzano, Scafarto e Lastoria.
È stata la magistratura erariale del Molise a chiedere di stipulare una convenzione per promuovere la campagna di vaccinazione antinfluenzale per il proprio personale. Il dipartimento di Prevenzione ha dato il suo ok in quanto il personale è fra quello «a rischio lavorativo».
Quindi, l’Asrem «assicura di sottoporre il personale Corte dei Conti alle profilassi vaccinali nel più breve tempo possibile assicurando modalità dedicate».
L’attività è svolta da personale dell’azienda sanitaria al di fuori dall’orario di servizio e sarà cura della Asrem «garantire un canale preferenziale per il tempestivo espletamento delle suddette prestazioni, in modo che i dipendenti Corte dei Conti effettuino i vaccini in giornate dedicate».
La Corte dei conti riconoscerà , dal canto suo, all’azienda di via Petrella il rimborso dei costi dei vaccini, così come determinato dalla Regione, il costo orario del dirigente medico (60 euro) e dell’infermiere (30 euro) oltre a eventuali ulteriori rimborsi, debitamente documentati.
Il report di Gimbe
A dispetto dell’ottimismo di presidenti e Asl, solo 12 Regioni in Italia hanno comprato vaccini antinfluenzali a sufficienza per la campagna rafforzata che è necessario realizzare nel 2020, anno della co-circolazione del Sars-Cov2. E fra queste 12 Regioni, dice un rapporto di fine settembre della Fondazione Gimbe pubblicato da Repubblica, non c’è il Molise. Che, al contrario, è fra le otto Regioni (7 Regioni e due Province autonome per la precisione) che non hanno scorte a sufficienza per raggiungere la soglia del 75% delle persone a cui il vaccino è raccomandato. Attacca la capogruppo del Pd Micaela Fanelli: «Gimbe, riportando il dato del 57,1%, certifica che in Molise non si è fatto nemmeno l’ordinario, il minimo indispensabile. E ora rischiamo non solo per il Covid, ma anche per l’influenza stagionale ormai prossima, se non arriveranno sufficienti scorte per tutti».