Una donna al posto di Angelo Giustini. La prima donna commissario della sanità in Molise. La voce è accreditata dalle parti di Trastevere. Il nome, proposto proprio dal ministero della Salute ai due schieramenti (Toma e Toma no), sarebbe quello di Anna Maria Minicucci: apprezzatissima dg e poi commissario del Santobono di Napoli e nata a… Campobasso!
Una sorpresa, questa sì, nel profilo di una manager della sanità (medico) nota per il curriculum molto pesante e la stima che, avendo ricoperto il ruolo di vertice di uno dei migliori ospedali pediatrici, diventa reputazione finanche affettuosa oltre che di alto livello.
La proposta sarebbe stata messa in campo dai colonnelli del ministro Speranza per uscire dal duello che parte dal Molise e trova sponde politiche a Roma. Il centrodestra punta a far tornare la sanità nelle mani del ‘suo’ presidente Donato Toma, sulla scia di un default del commissariamento esterno che lo schieramento di maggioranza in Regione ritiene così conclamato da averlo sancito nella mozione presentata per chiedere la rimozione di Giustini. Pd e 5s fanno muro e rispondono con un nome, uomo e molisano secondo le indiscrezioni, che lascia invece la conduzione del piano di rientro e dell’emergenza Covid fuori dal quarto piano di Palazzo Vitale.
Minicucci – che è vicepresidente nazionale della federazione che riunisce le Asl e le aziende ospedaliere (Fiaso) – è stata commissario del Santobono fino a inizio dicembre, quando la giunta De Luca ha scelto al suo posto (lei non poteva essere più nominata in quel ruolo) Rodolfo Conenna. Alla selezione, Primo Piano se ne occupò, parteciparono anche gli altri due manager campani che già da oltre un anno sono ai posti di comando in Asrem, il dg Florenzano e la direttrice sanitaria Scafarto. Potrebbero a breve ritrovarsi a lavorare con la collega, campana ma molisana di origine, anzi averla come diretto superiore.
Il nome della ex dg del Santobono è circolato anche in Basilicata qualche settimana fa. per via dei dati non buoni sull’epidemia, il governatore Bardi è entrato in rotta col dg Salute Esposito e pare fosse orientato a sostituirlo con lei.
La partita, che passa anche per il gradimento della soluzione da parte del presidente Toma, dovrebbe chiudersi a breve. Se confermato, nel Cdm previsto per il decreto Sostegni.
Ieri sono circolate anche voci insistenti sulle dimissioni del generale Angelo Giustini, scelto per l’incarico il 7 dicembre 2018 dal governo Conte I. Indagato dalla procura di Campobasso per omissione di atti e abuso d’ufficio, nell’ambito di un’inchiesta che si è percepito subito essere più ampia ma per il momento l’imputazione provvisoria risulta solo per il commissario, lasciando la carica Giustini potrebbe difendersi anche meglio. Dal progetto del Vietri bocciato pure da Roma alla mancata scelta di soluzioni organizzative diverse, la magistratura penale ritiene che le sue omissioni abbiano pregiudicato in maniera determinante la capacità di assistenza del servizio sanitario regionale, nell’atto della procura non manca un passaggio pesante sui decessi di queste ultime settimane.
Secondo fonti autorevoli, quindi, Giustini sta meditando fortemente il passo indietro. Intanto però sta mettendo in ordine le carte per andare a rispondere al procuratore. I suoi chiarimenti in questa fase sono strategici. L’invito era per ieri mattina alle 10, ma attraverso il suo avvocato il generale della Finanza ha chiesto e ottenuto un rinvio. Comparirà davanti a D’Angelo martedì prossimo.
rita iacobucci

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.