Ieri l’incontro col ministro Speranza, stamane la nomina in Consiglio dei ministri: Flori Degrassi commissario della sanità in Molise.
Una struttura commissariale, quella che si accinge a ricostituire il governo Draghi, tutta al femminile. Dal Veneto, infatti, arriva una sub, manager dal profilo più amministrativo.
Commentando le indiscrezioni, fino a ieri erano solo tali (e fino alla nomina ufficiale è lo stesso), il presidente Toma ieri ha dichiarato: «Per il ruolo di commissario una professionalità elevatissima. E io proprio questo avevo chiesto. Dovremo lavorare in squadra». Per uscire dalle secche, la sua opinione, sarà necessario l’aiuto – anche e soprattutto economico – del governo nazionale e il lavoro politico del presidente della Regione. Fondamentale, per esempio, sul riparto.
Dunque, al secondo tentativo, la successione di Angelo Giustini viene assegnata a una donna. Era destino, evidentemente. La prima proposta del ministero della Salute, una mediazione di alto livello fra il centrodestra che chiedeva di far tornare l’attribuzione al presidente della Regione e il fronte Pd-5s che invece diceva ‘Toma no’, è stata Anna Maria Minicucci: ex dg del Santobono, da sempre in Campania ma originaria del Molise dove conserva gli affetti familiari, sul suo profilo però qualcosa si è incagliato al Mef. È pur vero che erano i giorni in cui il ministro Franco da tecnico riteneva di non poter bypassare la figura del presidente eletto. Martedì Toma ha dato agli esponenti di governo che ha incontrato disponibilità a contribuire alla scelta di un tecnico, appunto, di elevatissima professionalità e che fosse al di sopra delle parti.
In quelle ore le quotazioni di Flori Degrassi erano già al top. Sempre i colonnelli di Speranza hanno ritenuto che affidare la sanità molisana alla manager che ha appena concluso un cursus impeccabile all’Asl Roma 2 e che da dg Salute della Regione Lazio ha lavorato anche al piano di rientro fosse la scelta migliore. Talmente convinti che hanno convinto pure lei a superare riserve legate alla difficoltà oggettiva della situazione molisana, anche per una struttura esigua al terzo piano di via Genova. Impossibile poi nascondere la conflittualità fra l’ex commissario Giustini e l’unica Asl della regione: è esplosa perfino nei servizi delle emittenti nazionali sul ‘disastro Covid in Molise’.
Degrassi ha chiesto un minimo di supporto dedicato, per lavorare meglio e in autonomia.
Dopo la firma in calce alla sua nomina, si volta pagina. L’auspicio, ovviamente, è questo.
ritai

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