Il cardinale Goffredo Tedesco in “Conclave”, il film di Edward Berger candidato agli Oscar. Padre Pio, Enzo Ferrari. Solo alcuni dei personaggi più di recente interpretati da Sergio Castellitto. Anche se è Timoteo quello che più di tutti ne ha segnato carriera, successo e “permanenza” nel cuore e nell’immaginario del grande pubblico. In Molise più che altrove, il volto di Castellitto è quello del chirurgo protagonista di “Non ti muovere”, pellicola tratta dal libro della moglie Margaret Mazzantini e di cui molte scene sono ambientate in regione.
Attore, regista, sceneggiatore pluripremiato, a Castellitto l’Università degli studi del Molise conferirà la laurea magistrale honoris causa in Letteratura e Storia dell’arte il 3 aprile prossimo. La cerimonia, nell’Aula Magna di via de Sanctis, dalle 11.
Nato a Roma nel 1953 ma originario di Campobasso, il link fra l’attore e Unimol – racconta a Primo Piano il rettore Luca Brunese – «si è creato grazie al progetto “Agnone Capitale della Cultura” coordinato dalla collega Letizia Bindi». Un rapporto che poi è evidentemente continuato, si è consolidato e il 3 aprile prossimo sarà suggellato.
Ad aprile 2023 la prima volta di Castellitto sul palco del Teatro Savoia, dove portò in scena “Zorro” nella serata di chiusura della stagione. «È la prima volta che recito a Campobasso e sono contento perché mio padre, i miei fratelli e le mie sorelle sono tutti nati qui. Parte del mio sangue è molisano, solo mia madre è abruzzese – dichiarò all’Ansa – Questa è una città molto ospitale, bellissima che conoscevo da ragazzino attraverso le foto in bianco e nero di mio padre che portava alla villa comunale le mie sorelle. Io sono nato molti anni dopo. Negli anni sono tornato anche per vedere le tradizioni, come la processione del Venerdì Santo. Poi qui – ricordò – ho ambientato parte del film ‘Non ti muovere’ con Penelope Cruz». Una scelta, quella di girare alcune scene in Molise, «legata al fatto emotivo di tornare, lo feci anche per fare un omaggio a mio padre e alle sue origini».
In quel film recitava anche Paola Cerimele, l’attrice agnonese scomparsa nell’estate 2022 in un incidente stradale. A lei Castellitto dedicò lo spettacolo al Savoia: «La ricordo con grande tenerezza, ero rimasto colpito dal talento, dall’umiltà. La sua scomparsa è stata una cosa brutta e ingiusta». r.i.

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