Con il decreto firmato l’altro ieri dalla ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, prende il via concretamente la riforma dell’accesso a Medicina a partire dal prossimo 1 settembre.
In prima applicazione, il “semestre finestra” sarà in realtà un trimestre perché, come comunicato dal Mur, si comincia il 1 settembre e si termina tassativamente il 30 novembre.
Ad ogni modo, la selezione degli iscritti avviene al termine del periodo “finestra”, durante il quale gli aspiranti medici seguiranno tre corsi (chimica, fisica e biologia), si svolgeranno gli esami di profitto che dureranno 45 minuti l’uno, uno dietro l’altro e in contemporanea in tutte le facoltà d’Italia. «Stiamo completando una riforma che è parte integrante della piena attuazione del diritto allo studio – ha spiegato Bernini –. Non più generici test d’ingresso che mortificano ambizioni e preparazione, ma attività formative ed esami in cui ogni studente potrà misurare la propria attitudine».
Ciascuno studente avrà a disposizione due appelli: il primo si svolgerà nella seconda metà di novembre e il secondo appello nella prima metà di dicembre. Le date precise saranno stabilite dal Mur. La prova nazionale sarà composta da 31 domande per ogni disciplina, di cui 21 a riposta multipla e 10 in “modalità a completamento” (bisogna inserire la parola mancante per completare la frase). Ogni compito dà diritto ad un voto in trentesimi (più la lode) come tutti gli esami universitari e potrà essere usato, nel caso di non ammissione a Medicina, per le altre facoltà che contemplano queste discipline. Per poter accedere alla graduatoria per l’accesso a Medicina invece, lo studente deve aver preso almeno 18 in tutte e tre le discipline, ma è evidente che serviranno voti più alti per essere ammessi nei poco più di 20mila posti a disposizione. Per questo si possono rifiutare uno o più voti e si può ripetere l’esame, o gli esami, nel secondo e ultimo appello che si svolgerà a distanza di quindici giorni.
La preparazione dei candidati all’ingresso a Medicina è ora a carico delle Università che dovranno garantire agli studenti corsi adeguati – ognuno vale sei crediti – per poter passare il concorso. Tre gli insegnamenti chiave del semestre aperto: Chimica e propedeutica biochimica, Fisica e Biologia. Contro il rischio di sovraffollamento, le lezioni potranno essere attivate anche online. Ci si può iscrivere al semestre aperto per non più di tre anni.
L’iscrizione dovrà essere effettuata tramite la piattaforma online www.universitaly.it e la domanda inviata entro il mese di luglio (le date esatte saranno comunicate dal ministero dell’Università e della Ricerca). Al momento dell’iscrizione dovrà essere indicata la sede in cui frequentare il semestre aperto insieme al “corso affine” scelto. I corsi affini sono individuati tra quelli delle classi di laurea in Biotecnologie, Scienze Biologiche, laurea Magistrale a Ciclo Unico in Farmacia e Farmacia Industriale, Scienze Zootecniche e Tecnologie delle Produzioni Animali, nonché alcuni corsi tra quelli delle Professioni sanitarie (scelti in base a criteri oggettivi e aggiornati annualmente dal Mur). Ciascuno studente dovrà indicare almeno nove altre sedi alternative (per un totale di dieci scelte) per Medicina e almeno dieci sedi per il corso affine.

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