Gli 11 milioni di finanziamento Cipe sono stati ‘salvati’ in extremis, grazie alla collaborazione tra Regione e Comune. Poi ci sono i 5 milioni stanziati direttamente da Palazzo San Giorgio. È il tersoretto per realizzare i tre nuovi poli scolastici nei quartieri Cep e Vazzieri e in via Crispi. Scuole innanzitutto antisismiche e sicure, ma anche innovative, concepite per ‘aprirsi ai quartieri e alla città’ e di ultima generazione dal punto di vista energetico: ieri mattina sono stati presentati i progetti vincitori del concorso di idee, di fatto il primo step per la realizzazione dei nuovi plessi che dovrebbe partire, secondo le previsioni del sindaco Antonio Battista, entro la fine del 2019. «Apriamo una fase storica – esordisce il numero uno di Palazzo San Giorgio – che dovrà portare al rinnovo di tutta l’edilizia scolastica cittadina. Oltre agli edifici già realizzati e ai nuovi poli, in dieci anni Campobasso avrà tutte le scuole sicure». Accanto al primo cittadino che ha convocato la stampa per illustrate i progetti, anche il governatore Donato Toma e l’assessore regionale ai Lavori pubblici Vincenzo Niro: «Abbiamo dovuto affrontare non poche difficoltà per salvare il finanziamento – ha sottolineato – ma alla fine ce l’abbiamo fatta grazie al presidente Toma che è intervenuto direttamente col ministro. Purtroppo la rimodulazione ha rallentato le procedure e la nostra regione si trovava in una condizione di ritardo spaventosa. Ringrazio – ha puntualizzato Niro – i tecnici e i dirigenti che hanno sostenuto questa battaglia, e il sindaco per aver capito l’emergenza a cui eravamo sottoposti».
«Undici milioni non sono bruscolini – incalza Toma – ed erano fermi da prima che io facessi l’assessore in Comune (durante la consiliatura Di Batolomeo, ndr). Dovevamo dimostrare al governo di avviare la procedura entro gennaio e così il ministro ha mantenuto la promessa».
Ad aggiudicarsi il progetto sulle scuole di Vazzieri (Don Milani e Petrone) è stato lo studio Iosue. L’intervento riguarderà soltanto il corpo A della scuola di via Leopardi, quello ‘diviso’ dal resto della struttura che non è stato adeguato simicamente. Alla Petrone invece, verrà realizzata una nuova palestra mentre il vecchio impianto sportivo verrà rivoluzionato e convertito a bibliomediateca.
L’ingegnere Nicola Guglielmi e l’architetto Vincenzo Presutti, che si sono aggiudicati il progetto del polo del quartiere Cep, potranno intervenire su una superficie di 13mila metri quadrati nella zona di via Altobello (terreni ‘ricavati’ dalla lottizzazione San Giovannello): lì sorgerà il nuovo edificio che ospiterà gli alunni della materna e delle medie dell’istituto comprensivo Montini. L’edificio sarà dotato di una palestra e di un auditorium.
Infine il progetto di via Crispi, curato dall’ingegnere Maurizio Monaco e dall’architetto Antonio Gianfelice, prevede la realizzazione della scuola primaria tra via Berlinguer e via IV novembre (dove è attualmente ospitata la materna). Le classi saranno occupate dagli alunni della ‘Nina Guerrizio’ (l’ex scuola di via D’Amato, per intenderci, che dopo la chiusura è stata trasferita in via Berlinguer). Mentre nella scuola che verrà realizzata con i fondi Inail (all’altezza di Acqua&Sapone) saranno trasferiti gli alunni temporaneamente ospitati in via Sant’Antonio dei Lazzari. E lì sorgerà anche la palestra che verrà utilizzata da tutto il nuovo polo di via Crispi.
A margine della conferenza il sindaco ha annunciato che a giorni partiranno anche i lavori per la nuova scuola di Masscione, «poi interverremo su via Jezza e sulla Francesco D’Ovidio di piazza della Repubblica, ma in questo ultimo caso non c’è una urgenza». E poi, grazie ai fondi che il governo ha concesso alle Province (5 milioni e mezzo a Palazzo Magno) si procederà all’abbattimento dell’ex liceo scientifico di via Scardocchia dove sorgerà la nuova sede del liceo Galanti.
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POLO DI VAZZIERI

Il progetto del polo di Vazzieri prevede due distinti interventi, il primo sul corpo A della Don Milani di via Leopardi (quello escluso dai lavori di adeguamento sismico) e il secondo sulla Petrone di via Alfieri. Obiettivi del progetto della Don Milani, dove verranno realizzate 14 aule che si aggiungono alle 16 già presenti nel corpo B, è innanzitutto ricucire l’area del complesso scolastico con il parco posto sul livello superiore e riorganizzare un nuovo ingresso in uno spazio verde ampio ed accogliente. Verrà poi trasformata l’attuale disposizione distributiva in linea introducendo una soluzione più articolata che ridisegni gli spazi intorno a due corti contrapposte e verranno attribuite alla struttura nuove funzioni aggregative all’interno di un ‘civic center’ sempre fruibile. La modellazione dei volumi progettati lascia spazio a due corti contrapposte e comunicanti, la prima delle quali, destinata prevalentemente agli alunni più piccoli, sulla quale affacciano anche la mensa e la biblioteca scolastica, la seconda più aperta ad iniziative rivolte al quartiere; quest’ultima è delimitata dalla presenza di una piccola palestra e da uno spazio polivalente dotato di una piccola gradonata che si riconnette, al livello superiore, alla biblioteca scolastica. Verranno divisi i percorsi esclusivamente pedonali che conducono al padiglione d’ingresso da quelli carrabili di servizio.
La scuola media Petrone verrà invece dotata di una palestra (e verranno utilizzate le aree di proprietà comunale e non quelle dell’Istituto Agrario, come inizialmente si era prospettato, ndr) idonea alla tipologia di scuola e collegata con un percorso protetto alla scuola esistente. L’area diventa così l’espansione naturale del parco di viale Manzoni che si insinua fino al “nuovo” ingresso della scuola, si introduce sotto la pensilina della palestra, fino a costeggiarne la parete vetrata, prima di ricongiungersi alle campagne dell’istituto Agrario. Verranno individuati due livelli di fruizione della nuova palestra, corrispondenti al piano di ingesso superiore della scuola e, al piano intermedio delle aule. Sulla superficie occupata dalla vecchia palestra invece, sorgerà una nuova bibliomediateca più ampia e luminosa e ottimizzare gli spazi con una riorganizzazione complessiva delle aule e dei laboratori.

POLO DEL CEP

Il progetto si inserisce perfettamente nel contesto territoriale paesaggistico dell’area del Cep. La progettazione nasce prima da una accurata analisi urbanistica del sito esistente delle sue peculiarità ed emergenze e si integra al centro socio educativo e polo della disabilità recentemente inaugurato. Il progetto prevede più edifici giuntati tra loro (scuola media, auditorium/aula magna, palestra, scuola materna, spazi ed attività all’aperto), rispettosi delle richieste imposte dal concorso di idee che nell’insieme vanno a costruire l’intero plesso nel momento in cui sarà completato. All’interno del contenitore scolastico e all’esterno potranno essere organizzate attività ludiche, culturali, creative, formative, quali attività di sostegno scolastico per i ragazzi, giochi di società, ascolto della musica, accesso gratuito ad internet, laboratori espressivi, spazi di lettura con libri, fumetti, quotidiani.
Grazie alle funzioni inserite ed extrascolastiche come la palestra polivalente, l’auditorium e gli spazi scolastici flessibili il plesso destinato a scuola media e materna potrà essere destinato agli scopi suddetti. Il progetto prevede ampi spazi aperti, accessibili quasi in modo naturale da ogni brandello della città. Infatti da via De Gasperi oltrepassando l’attuale scuola dell’infanzia Cep Nord è possibile attraversare con mezzi tutto il plesso scolastico e raggiungere via Altobello.
Il progetto proposto utilizza tecnologie che consentono una rapida costruzione, uso di materiali riciclabili, alte prestazioni energetiche, energie rinnovabili presenti il logo è che siano facilmente manutenibili.

POLO DI VIA CRISPI

La presenza della villetta storica su via IV Novembre impone alla nuova costruzione una linea di colmo pulita ed essenziale, in modo da salvaguardare visivamente la visuale del centro storico che si ha da via XXIV Maggio. L’idea di progetto è quella di installarle in un locale tecnico interrato accessibile dalla parte a valle di via Berlinguer, dove sono presenti anche il locale antincendio e il sistema di recupero dell’acqua piovana, così da facilitarne la manutenzione.
La scuola, composta da 17 aule, conserverà la doppia possibilità di accesso attuale, favorita dalla presenza delle due grosse arterie di traffico adiacenti. Lo stesso doppio accesso permette di beneficiare dei naturali spazi verdi. La mancanza di ampi spazi su cui erigere la nuova scuola, in special modo su via Berlinguer, fa sì che la struttura occupi quasi tutta l’area , integrando il civic center nello spazio della hall e cercando, nella reciproca complicità, di elevare le possibilità di destinazione d’uso, sia nella fase scolastica sia in quella extra scolastica. Il portico civic center a doppia altezza può ospitare la sosta, l’attesa del genitori e può offrire ai ragazzi e agli abitanti del quartiere nuove opportunità di incontro e di aggregazione. Può essere utilizzato, inoltre, per mostre e piccole attività mercatali. Dal portico si accede nella hall sempre a doppia altezza, la hall è collegata al piano superiore con una gradonata utilizzabile sia come aula magna, sia come area ludica sia, infine, come area che ospita piccole rappresentazioni teatrali o recite. Al livello della hall è presente, oltre all’aula insegnanti, un piccolo laboratorio da utilizzare quale necessario ambito per la polivalenza della hall stessa, altrimenti impossibilitata a funzionare.
Delle 17 aule, 10 sono esposte sul lato sud, protette da un ballatoio in legno lamellare e da un giardino di pertinenza; 5 sono esposte al lato est fronteggianti gli spazi verdi su via IV Novembre; le restanti 2 sono esposte ad ovest nel piano terra e protette dal portico del civic center.
L’obiettivo è di trasformare in una struttura nzeb (a energia quasi zero, ndr) l’intero plesso, emancipandolo così da consumi di energia derivanti da fonti fossili e abbassando costi che, per strutture energivore di simili metrature, si aggirano intorno al 40- 45 mila euro.

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