E’ stato come il primo giorno di scuola, con quell’emozione che accompagna sempre le novità. In questo caso, un momento decisivo nel percorso di vita che porta al futuro. La scelta dell’università, il passaggio dalla scuola superiore al mondo ‘dei grandi’ è una tappa che non si dimentica perché apre le porte sul proprio ideale di vita, su un nuovo e diverso modo di relazionarsi e di guardare con curiosità ed entusiasmo al domani.
E ieri, all’Università degli Studi del Molise’ è stata anche la prima ‘Giornata della Matricola’ per il Magnifico Rettore, Luca Brunese che ha accolto i nuovi iscritti nella grande famiglia dell’ateneo molisano. Accoglienza e conoscenza reciproca, quindi, per partire con il piede giusto – anche se fra ansie, timori e dubbi -, orientarsi fin da subito e sentirsi parte della comunità dell’Unimol. Non solo porte aperte ai nuovi iscritti ma anche agli aspiranti studenti per condividere una importante giornata di partecipazione e di orientamento.
Il primo giorno di scuola, quella che prepara e porta al futuro, con un primo orizzonte da tenere sempre presente: fare presto e fare bene.
E’ il mantra del direttore del Dipartimento di Economia, Stefania Giova, che ieri ha incontrato i nuovi iscritti ma anche quegli studenti che hanno concluso il corso di studi e si apprestano alla laurea.
«Lo dico ogni primo giorno di scuola, che è il primo giorno di università in cui festeggiamo le matricole: io consiglio sempre ai giovani di laurearsi presto, nei tempi giusti, e di farlo bene cioè conseguendo risultati importanti perché, in un mondo del lavoro così competitivo e difficile, solo studiando tanto e bene i giovani riusciranno a raggiungere i propri obiettivi, le ambizioni che un giovane molisano o chi decide di studiare all’Unimol, ha la possibilità di raggiungere».
Porte aperte al futuro, quindi, per i tanti iscritti che hanno scelto l’ateneo regionale che offre strutture adeguate e il vantaggio di un contatto diretto con i docenti, possibilità questa difficile se non impossibile nelle grandi università. Lezioni e ore di studio in aule confortevoli con la possibilità di avere il proprio docente ‘a portata di mano’.
«È un vantaggio enorme – ha rimarcato il direttore Stefania Giova -, la vicinanza con i docenti è fondamentale e chi viene dai grande atenei conosce le difficoltà di incontrare un professore. Tutto questo, nella nostra università, non accade: la priorità dei professori è quella di seguire gli studenti e i numeri ci consentono di accompagnarli dal primo giorno fino alla laurea. E anche nella crescita umana».

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