La fase 3 dell’Università del Molise è ormai vicina: giovedì prossimo, 25 giugno, l’aula magna ospiterà le cerimonie di laurea in presenza. Saranno le facoltà di Medicina e di Scienze motorie ad inaugurare il nuovo corso, come ha annunciato il rettore dell’Unimol Luca Brunese all’Ansa. Un momento atteso, è evidente ed è già tutto pronto e organizzato nei minimi dettagli così da restituire un po’ di normalità sia agli studenti, che caparbiamente non hanno mollato l’obiettivo dell’ultimo step, sia ai docenti che in questi mesi di lockdown e di distanziamento fisico, non hanno mai fatto mancare il loro apporto, professionale e umano. Grande soddisfazione per il traguardo raggiunto: in totale sicurezza, le cerimonie di laurea si terranno nell’aula magna nel rispetto delle prescrizioni anticontagio. Non più di 30 persone potranno sedere nell’aula che ne può ospitare fino a 450, percorsi in entrata e in uscita differenziati, utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e, come è evidente, il massimo distanziamento. «E’ un segnale importante, perché significa che siamo pronti a tornare – ha spiegato all’Ansa il rettore Brunese -, per noi l’università è solo in presenza, le lezioni telematiche sono una emergenza, non la nostra quotidianità». Un passo verso la normalità, per la riconquista delle modalità che sono i pilastri della didattica: il rapporto con i docenti, quello fra gli studenti, il confronto. Non solo le sedute di laurea, del resto, a conferma di una volontà precisa del rettore di ripartire: l’Unimol ha deliberato che da luglio riprenderanno, per chi lo vorrà, anche gli esami in presenza. Anche per questo obiettivo, assieme all’Asrem e con il contributo indispensabile dei docenti di Igiene dell’Università del Molise, sono state rimodulate le aule dove si terranno gli esami. «Sento che per le sagre si pensava di riaprire il 18 giugno mentre noi siamo ancora chiusi: strano» chiosa Brunese. In questi giorni, con gli opportuni accorgimenti, si tengono gli esami di maturità in presenza, del resto. E anche l’istruzione superiore italiana intende ripartire. Non conta di certo meno delle vacanze al mare, dell’aperitivo, delle discoteche all’aperto, dello shopping o, appunto, del tradizionale appuntamento con le sagre estive. Solo dieci giorni fa, all’attenzione del ministro Manfredi, oltre 800 tra docenti e ricercatori degli atenei italiani hanno inoltrato una specifica richiesta riguardante, appunto, la necessità della riapertura degli atenei per consentire lo svolgimento delle attività in presenza. L’Unimol del rettore Brunese ha accelerato ed è già in piena fase 3.

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