Un appello a prolungare la didattica a distanza almeno fino a fine gennaio o fino a quando i dati sull’andamento del contagio la renderanno necessaria.
Arriva dai docenti dei docenti dei licei e degli istituti superiori del Molise (oltre 330). «A fronte del quadro pandemico che, a detta tanto degli esperti quanto dei dati raccolti, proprio in queste settimane entra nel pieno e nella peggiore delle sue fasi, nonché a fronte della realtà in cui versano le strutture sanitarie in Molise, che com’è noto sono in oggettiva difficoltà e, in alcuni casi, si sono trasformate in focolai di trasmissione del coronavirus, la richiesta non solo appare opportuna e prudente, ma quanto mai necessaria e responsabile», sottolineano i prof.
«La didattica a distanza, che è comunque lavoro a tutti gli effetti per docenti e studenti, pur presentando inequivocabili limiti ampiamente argomentati in tante occasioni, risulta tuttavia oggi, sicuramente​ più che a primavera scorsa,il mezzo per evitare la diffusione ulteriore del contagio.». Perché, aggiungono, «tende a garantire il più possibile il raccordo quotidiano con gli studenti, prestandosi​ a sollecitare nei discenti senso di responsabilità e cittadinanza democratica, con particolare riferimento all’assunzione di comportamenti corretti cui attenersi nel corso di questa dura fase pandemica. La dad da proseguire in queste settimane potrebbe rappresentare l’ultimo sforzo richiesto, tale da consentire alle scuole di riaprire per poter rimanere aperte!».
Quindi, chiedono di rientrare in classe, «lavorando in didattica digitale integrata – di cui è bene precisare il significato dato che se ne fa spesso un utilizzo sbagliato: didattica mista, a distanza e in presenza – solo quando sarà possibile farla in sicurezza e con un solo turno di entrata,​ secondo le percentuali di studenti fissate».
Da giugno, ricordano, era stato chiesto di agire su numero delle classi, stabilizzazioni dei docenti, trasporti ma «nulla è stato fatto per 10 mesi, salvo concedere solo mascherine, igienizzanti e 1 metro di distanza. Ora si dice che c’è finalmente stato il potenziamento dei trasporti extraurbani, tutto da verificare volendo rispettare il parametro del turno e orario a scuola ». Serve, concludono, individuare «corse di autobus da potenziare e dedicare ai soli studenti negli orari di ingresso e uscita dagli edifici scolastici. Corse distinte per destinazione, oltre che proporzionate in base al numero dell’utenza».
E la Fpl Scuola Molise rincara la dose: chiede che «siano garantiti, entro e non oltre le 24 ore dalla manifestazione di sintomi sospetti, tracciamento e tampone agli alunni e ai docenti della classe interessata ai fini della disposizione immediata della quarantena e della limitazione del contagio all’interno e all’esterno della comunità scolastica. Vigileremo – anticipa l’associazione sindacale con sede a Isernia – su ogni su ogni ritardo in tal senso e lo segnaleremo alle autorità competenti».

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