Lo sciopero indetto per il 17 novembre, per Cgil e Uil Molise, è pienamente legittimo. Le due organizzazioni sindacali lo hanno ribadito ieri mattina nella conferenza stampa in cui hanno dato appuntamento a venerdì mattina alle 9.30 per il concentramento in piazza Prefettura a Campobasso. L’inizio della manifestazione regionale è previsto per le 10.
La mobilitazione, che per il Garante non presenta i requisiti dello sciopero generale (quindi deve sottostare ad alcune limitazioni), è contro la legge di Bilancio e in generale contro le politiche economiche e sociali del governo Meloni che non fermano «l’impoverimento dei lavoratori».
La Cgil ha messo nel mirino il vicepremier Salvini, che ha convocato ieri pomeriggio i sindacati al Mit. «C’è stata un’ingerenza dal nostro punto di vista inopportuna del ministro Salvini e della Lega perché il ministro può precettare nella fase iniziale soltanto quando ci sono delle calamità naturali. Chi deve decidere – ha evidenziato Carmine Ranieri, segretario della Cgil Abruzzo Molise – invece è la commissione di garanzia per l’attuazione dello sciopero nei servizi essenziali. Dal nostro punto di vista ci sono state pressioni che non sono state corrette. Lo sciopero per noi è legittimo rispetto a quello che prevede la normativa, per questo abbiamo deciso di andare avanti nello sciopero generale del 17 novembre».
Riguardo al merito, alla piattaforma di rivendicazione, Ranieri ha illustrato le ragioni del dissenso insieme alla leader della Uil Molise Tecla Boccardo. «La legge di Bilancio presentata mi pare abbastanza blindata e non dà quello che i lavoratori speravano, quello che i pensionati speravano, quello che i giovani speravano, quello che le donne speravano. È una Finanziaria – così la segretaria Uil – che non mette in campo nulla per quanto riguarda il recupero del potere di acquisto degli stipendi dei lavoratori. Abbiamo il caro benzina, il caro bollette e su questi fronti non viene fatto niente, dal punto di vista contrattuale vengono date delle briciole. Sono stati capaci addirittura di peggiorare la legge Fornero. Non c’è nulla per il lavoro, coloro che pagano le tasse anzi sono penalizzati e coloro che non le pagano addirittura coccolati».
Boccardo ha criticato anche il contributo stanziato per coprire il disavanzo della Regione Molise (20 milioni all’anno fino al 2033). «Se leggiamo l’articolo 79 di questa legge di Bilancio per poter avere quelle risorse noi siamo estremamente penalizzati, con tagli ai servizi e tagli al personale. Dovremmo solo chiudere».

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