Centinaia di attività chiuse, nel conto dell’effetto lockdown in Molise anche gli oltre 10mila molisani che accederanno agli ammortizzatori sociali con notevole ritardo, con tutto quello che questo significa visto che questo tempo dilatato andrà ad aggravare le situazioni di lavoratori e famiglie che non sapranno come far fronte alle esigenze di vita quotidiana. Di qui l’appello della Triplice sindacale al presidente Toma affinché trovi la quadra con gli istituti bancari per consentire l’anticipo delle risorse a tutti i lavoratori. Ma l’elenco delle sollecitazioni rivolte dal mondo sindacale all’indirizzo della politica regionale è lungo ed articolato. E chiede tempi urgenti per le risposte. A fronte della convenzione del 30 marzo tra il ministero del Lavoro, l’Abi e le parti sociali per garantire l’anticipazione di risorse ai lavoratori destinatari dei trattamenti di integrazione al reddito, molte regioni italiane hanno stipulato accordi con gli istituti bancari. Una convenzione nella quale le parti riconoscono il ruolo delle Regioni, molte delle quali – come sottolineano i vertici regionali di Cgil, Cisl e Uil – «considerata l’importanza sociale, si sono attivate organizzando incontri regionali con le parti sociali e gli istituti di credito al fine di verificare l’andamento della convenzione ed aiutare i lavoratori, le aziende e gli istituti di credito nella gestione di tale importante iniziativa. Diverse regioni poi, hanno già sottoscritto protocolli per garantire a tutti di accedere all’anticipazione in tempi celeri e soprattutto senza costi a carico di lavoratori ed imprese. In Molise, già in forte ritardo nell’attivazione dell’accordo per la cassa integrazione in deroga, tali incontri non sono al momento neanche stati calendarizzati». Motivo per il quale Paolo De Socio, Giovanni Notaro e Tecla Boccardo tornano nuovamente alla carica con la richiesta di intervento per l’attivazione del tavolo con gli istituti di credito. «È evidente – sottolineano i vertici delle organizzazioni sindacali – che l’inerzia può costituire una grave responsabilità politica qualora dovessero esservi ritardi ed inefficienze nella gestione della convenzione in Molise. La nostra regione, tra l’altro, sconta già una forte fragilità del sistema creditizio». I sindacati chiedono che Toma si attivi per l’attivazione di finanziamenti individuali da parte degli istituti bancari a costo zero e tasso zero per i lavoratori dipendenti delle aziende in crisi; che la Regione preveda un fondo di garanzia per consentire l’accesso all’anticipo degli ammortizzatori sociali anche a chi non risulti in possesso dei titoli di merito di credito richiesti dalle banche; che l’ente regionale diventi parte attiva nel concordare una modalità semplificata per la presentazione delle domande. Secondo De Socio, Notaro e Boccardo, «la Regione dovrà presiedere e coordinare il tavolo con le banche, l’Inps, il Ministero del Lavoro, le parti sociali, utile a consentire il necessario scambio di informazioni e risolvere eventuali difficoltà, si deve scongiurare l’ipotesi per cui i lavoratori molisani siano “ultimi” rispetto a quelli delle altre regioni italiane».

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