Approvato il 4 agosto e pubblicato il successivo 25 nella Gazzetta dell’Unione europea, l’appalto per la gestione e la riscossione dei tributi contiene la clausola sociale. Ma i sindacati lanciano l’allarme: i dipendenti della ‘vecchia’ Esattorie, tornati a lavorare con Ica Creset che si è aggiudicato il bando precedente rischiano di restare a casa.
Uiltucs e Filcams hanno scritto al governatore Toma: la procedura prevista dall’avviso, lamentano le due sigle di Uil e Cgil, non garantisce il reimpiego di tutti i lavoratori che oggi sono in forza al raggruppamento temporaneo di imprese (32). E quindi, sottolineano i sindacati, viene vanificato il senso della clausola sociale, inserita formalmente ma come se non ci fosse.
Una delle criticità evidenziate da Uiltucs e Filcams riguarda il fatto che, così come è impostato – per le premialità che riconosce o non riconosce rispetto al bando precedente e per le valutazioni sul costo del personale e la remunerazione – l’affidamento del servizio non è abbastanza conveniente per chi se lo aggiudicherà, che quindi dovrà risparmiare e lo farà sul personale impiegato.
Senza dimenticare che solo 12 Comuni, oltre alla Regione e a Molise Acque, hanno aderito al vecchio bando e in alcuni casi hanno, nel frattempo, o affidato ad altri soggetti servizi consistenti di riscossione (per esempio Termoli) oppure hanno internalizzato la gestione (come a Campobasso). Quelli che non avevano aderito alla procedura esperita durante il mandato della giunta Frattura, inoltre, probabilmente hanno trovato soluzioni alternative
Insomma, per i sindacati, che hanno prodotto una relazione dettagliata al capo di Palazzo Vitale, il bando non contiene elementi che remunerano l’efficienza e l’efficacia né che premiano l’utilizzo del gruppo di lavoro già formato ed esperto del territorio.
La scadenza per l’invio di proposte è fissata al 25 settembre. L’importo a base d’asta è di 19,7 milioni. A Toma i sindacati hanno chiesto di valutare le criticità evidenziate ed intervenire di conseguenza. I dipendenti restano al lavoro con Ica Creset fino al 31 dicembre, quando scadrà la proroga disposta per il tempo necessario al nuovo bando. Poi potrebbero, è l’allarme di Uil e Cgil, ingrossare le file di chi ha perso il lavoro. E per loro sarebbe la seconda volta.
ppm

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