«Politiche attive e centri per l’impiego. Nessuna attenzione neppure su un settore fondamentale».
La critica porta la firma di Tecla Boccardo, segretaria Uil Molise.
«Tutti in Molise sono consapevoli di quanto i centri per l’impiego siano diventati l’emblema della disastrosa gestione amministrativa regionale. Gli uffici sul territorio sono pressoché dimenticati e lasciati al loro destino, abbandonando di conseguenza soggetti precari e fragili che, in questo periodo così delicato, hanno perso il lavoro o non sanno come cercarlo, ma che invece avrebbero bisogno di maggior sostegno proprio da questi servizi. Sono settimane, forse mesi, che questi uffici sono chiusi al pubblico, con la conseguenza che l’utenza che vi si rivolge, spesso poco digitale – ha affermato Boccardo – non riesce ad avere un semplice documento o attestato, spesso obbligatorio per avere un contratto di lavoro o un qualche sussidio. Dopo un rimpallo di responsabilità, che ha solo generato disservizi, siamo l’ultima regione rimasta ad avere i centri per l’impiego chiusi al pubblico e nulla è previsto all’orizzonte».
La segretaria Uil ha poi voluto sottolineare come tali disservizi non siano dovuti alla carenza di personale, ma da un’organizzazione amministrativa regionale inesistente.
«Recentemente sono stati anche contrattualizzate dalla Regione Molise trenta unità che avrebbero dovuto dare supporto al personale. Nonostante, per una volta, si abbia del personale, ovviamente precario, siamo capaci di non riuscire a mettere in campo dei servizi che generino un aiuto concreto e un sostegno necessario all’utenza molisana. Le politiche attive, insomma continuano ad essere marginalizzate da qualsiasi programmazione. A questo punto ci chiediamo – ha insistito la segretaria Uil – qualora esista, qual è il progetto, la visione che l’amministrazione ha su questo comparto, su come valorizzare questo personale, su come rimettere al centro l’Agenzia regionale Molise lavoro. Vorremmo anche sapere se si intende bandire concorsi, così come stabilito dal piano nazionale di rafforzamento dei centri per l’impiego, in corso in tutta Italia e che ha visto o vedrà l’assunzione di migliaia di nuovi operatori. Oggi possiamo solo constatare – ha concluso Tecla Boccardo – anche su questo, su un tema fondamentale in periodo di crisi sociale ed economica, che la programmazione, l’attenzione e la sensibilità di chi amministra quello che dovrebbe essere un pilastro della ripresa sono venute meno e che nessuno ha a cuore anche le esigenze basilari dei molisani».

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