23 luglio 2018, giorno della firma della convenzione fra Rfi e la Regione Molise per l’elettrificazione del tratto Campobasso-Roccaravindola, la spesa prevista per l’opera era di 80 milioni di euro. Qualche giorno fa, alla domanda “al termine dei lavori quanto sarà costato complessivamente elettrificare la tratta?”, Rete ferroviaria italiana a Primo Piano ha risposto: «L’investimento complessivo del progetto di elettrificazione della linea Roccaravindola – Isernia – Campobasso è di 290 milioni di euro».
Un incremento gigantesco, il costo per l’intervento è più che triplicato. I chilometri interessati dai lavori, attingiamo al nostro articolo pubblicato il 24 luglio 2021 dopo la conferenza stampa dell’allora governatore Toma e dell’ex ad di Rfi Gentile, sono 82,6. A spanne, ogni chilometro costa tre milioni e mezzo di euro. Sul sito del governo OpenCoesione, che consente di consultare i dati sulle risorse pubbliche programmate e spese, i chilometri indicati sono 69,10 (e come vedremo non è l’unica discrasia con quanto Rfi ha reso noto a questa testata). Ogni chilometro 4 milioni e 200mila euro.
L’inchiesta di Primo Piano è nata da un’esigenza prioritaria: capire quando si concretizzerà l’obiettivo declamato oltre due anni fa sulla realizzazione di un’opera a lungo proposta come chiave di volta per lo sviluppo del territorio molisano e poi programmata attraverso un investimento a carico sia della Regione sia dello Stato (degli 80 milioni originari, 65 erano a carico di Palazzo Vitale). «I cantieri apriranno nel 2019, entro la fine del 2022 la Capitale potrà essere raggiunta con treni moderni e con il 30% di tempo in meno», questa la sintesi a margine della firma della convenzione. Il cronoprogramma, come è evidente, è saltato del tutto. A tutt’oggi, si continua a viaggiare per Roma sugli autobus del servizio sostitutivo fino a Roccaravindola (solo due corse al giorno partono dalla stazione di Isernia).
Non certo marginale, naturalmente, anche il tema del “quantum” dell’investimento totale. Covid, aumento delle materie prima e delle spese energetiche a causa della guerra fra Russia e Ucraina: componenti che si sono “abbattute” su tutti i lavori di questo genere. Di conseguenza, anche su tutte le commesse pubbliche. Nei mesi scorsi, oltre a qualche sporadica comunicazione ai sindacati sullo slittamento del termine lavori, era circolata più di qualche voce sul fatto che la Regione ha dovuto aumentare la sua quota di partecipazione all’elettrificazione. Ma di quanto? Non è mai stato detto ufficialmente.
Per questi motivi abbiamo contattato Rfi (a fine settembre) attraverso l’ufficio Comunicazione e posto ai vertici della società alcune domande. Dalle risposte giunte in redazione il 19 ottobre (che vi proponiamo in pagina in dettaglio) ora è noto che per arrivare nella Capitale dal Molise in tempi “moderni” avremo speso (Regione o Stato che sia, sono sempre soldi dei contribuenti), 290 milioni: 210 in più del previsto. E che la messa in esercizio della ferrovia elettrica dal capoluogo a Roccaravindola ci sarà a giugno 2025.
Se tutto va bene. Perché su OpenCoesione è indicato, molto meno ottimisticamente: fine lavori, 30 giugno 2026.
ritai

 

LA NOSTRA INTERVISTA ALLA SOCIETÀ

Queste le domande che Primo Piano ha inviato ai vertici Rfi e le risposte giunte dalla società.
Elettrificazione della rete ferroviaria molisana: a che punto sono i lavori?
«I lavori sulla tratta Roccaravindola-Isernia sono stati ultimati alla fine del 2021. È prevista l’attivazione per dicembre 2023 e sono in corso interlocuzioni sia con la società di gestione dell’energia elettrica sia con il comune di Isernia.
Tra Isernia e Campobasso il completamento dei lavori è previsto per dicembre 2024. Gli interventi riguardano: lavori alle opere civili nelle gallerie, lavori di adeguamento alla sede ferroviaria in alcune stazioni, con il rifacimento del piano del ferro nelle stazioni di Campobasso e Carpinone, realizzazione di due sottostazioni elettriche a Guardiaregia e Ripalimosani, upgrade del sistema di comando e controllo marcia treno e la realizzazione del nuovo impianto di informazione al pubblico nella stazione di Carpinone».
Che tipo di opere sta eseguendo in queste settimane Rfi attraverso le imprese subappaltatrici e su che tratto?
«Vale quanto riportato nella risposta alla prima domanda».
La tratta da Roccaravindola a Isernia è stata già collaudata?
«È previsto il collaudo della galleria Campacchione, nella tratta Sant’Agapito e Isernia».
Qual è la stima per il “fine lavori”?
«La stima della fine dei lavori è per dicembre 2024».
E per la messa in esercizio della rete elettrificata da Roccaravindola a Campobasso?
«La messa in esercizio della rete elettrificata da Roccaravindola a Campobasso è prevista per giugno 2025».
Al termine dei lavori quanto sarà costato complessivamente elettrificare la tratta?
«L’investimento complessivo del progetto di elettrificazione della linea Roccaravindola – Isernia – Campobasso è di 290 milioni di euro».
Per quanto riguarda invece la tratta fino a Termoli ci sono già impegni o accordi concreti con la Regione Molise?
«Al momento sulla tratta per Termoli sono in corso i lavori di messa in sicurezza di un fronte franoso nel territorio del Comune di Larino».

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