La rete ferroviaria molisana sarà elettrificata da Roccaravindola a Matrice. Praticamente tutta la linea commerciale diventerà percorribile con treni elettrici, più veloci, e sarà più agevolmente percorribile anche in virtù di interventi giù finanziati per migliorare alcuni tratti. A Roma si arriverà, questa la previsione del governo regionale, in poco più di due ore. Mai più 20 bis, inoltre. L’abbandono del binario comincia gradualmente. Dal 14 gennaio, ha comunicato Trenitalia via mail poco prima della conferenza stampa del presidente Paolo Frattura e dell’assessore Pierpaolo Nagni, lo Swing che parte da Campobasso alle 8.35 e poi da Roma alle 14.35 fermerà (e ripartirà) in via definitiva da un binario all’interno della stazione Termini.
Da Matrice a Termoli, invece, la tratta diventerà come la Transiberiana: prevalentemente turistica utilizzata in maniera più intensiva d’estate. «Non è un collegamento compatibile con tempi di percorrenza adeguati. Lo sostituiamo con un collegamento su gomma», ha detto il governatore. «Però non sarà dismessa, ci sarà un investimento per la sua riconversione turistica», ha precisato l’assessore. Probabilmente anche tenendo a mente i tanti lavori di manutenzione che Rfi ha effettuato in questi anni, soprattutto in estate.
«L’ennesimo tassello della nostra scommessa sul ferro, non l’ultimo ma quello di maggiore impatto, è arrivato con la delibera Cipe che assegna altri 50 milioni per l’elettrificazione che arriverà a Campobasso», ha spiegato Nagni. L’atto è del 22 dicembre scorso. In totale, somma il presidente della Regione: 80 milioni per l’elettrificazione che si aggiungono ai 24 per la metropolitana leggera Matrice-Bojano (ammodernamento della tratta propedeutico in termini logistici e politici all’investimento sull’elettrificazione perché – hanno evidenziato Nagni e Frattura – avendo il Molise appostato fondi cospicui su quei lavori ha dimostrato al governo di voler fare sul serio); 90 milioni per saldare il debito con Trenitalia «di chi c’era prima di noi»; lo spostamento verso l’interno del tracciato Termoli-Lesina; 15 milioni per l’acquisto di nuovi treni. «Un successo clamoroso per il Molise, perché gli ultimi investimenti sulle reti ferroviarie erano fermi ai 2004, con l’acquisto di un treno Minuetto», rivendica l’assessore ai Trasporti. «Ora procediamo per tornare in linea con il resto della nazione, che quanto a mobilità su ferro era più avanti di noi. In questo caso si aspettava il progetto da 30 anni e io comprendo i dubbi espressi, ma se lo inseriamo nelle altre realizzazioni tipo lo spostamento della linea a Campomarino dal mare all’interno, e gli inevitabili acquisti per altri treni (serviranno quelli elettrici o bimodali utilizzabili nel periodo in cui la linea sarà ibrida, ndr), è segno che questa giunta si è mossa. Il resto, mi auguro, lo farà il governo regionale Frattura bis».
Il presidente ha stimato i tempi di realizzazione entro il 2021. Questo l’obiettivo che sarà inserito nel contratto con Rfi che sarà firmato probabilmente la prossima settimana. I tempi di percorrenza verso la Capitale sono stimati in due ore e mezza, dopo gli interventi di manutenzione della rete due ore e un quarto. «Con il mezzo più sicuro, meno inquinante e più socializzante che c’è», rimarca Frattura. L’acquisto dello Swing, da poco inaugurato (non senza polemiche e sfottò, hanno ricordato gli esponenti del governo regionale), «è stato fondamentale» perché permette di stabilizzare l’ingresso in stazione a Termini (fuori devono restare i vecchi Aln 663) ma rimane «l’unico investimento su un treno a gasolio. A questo punto rinegozieremo con Trenitalia».
A proposito di sfottò, «non vorrei far mancare materiale a chi in questi hanno ha fatto sorridere anche me, mi riferisco alla pagina Facebook ‘il binario 20 bis’», scherza Nagni.
Lui e Frattura incassano un risultato che puntano a capitalizzare, naturalmente. Certi di aver scelto la strada più difficile: l’investimento su ferro richiede anni per andare a regime. «Perfino l’acquisto di un treno – conclude l’assessore – richiede fino a due anni. Non c’è un negozio dove entri e lo acquisti».
ritai

Un Commento

  1. Michele Rocco scrive:

    Questa è una buona notizia, ma elettrificare non basta, occorre rettificare la linea almeno in alcuni punti nel tratto molisano https://www.facebook.com/michele.rocco.509/posts/1099442396798108:4. E comunque si pensi ad iniziare con priorità da Campobasso lasciando perdere Matrice. Spero che le modifiche di tracciato non siano quella fatte proprio alla stazione di Matrice, dove si è spostato di un metro circa cento metri di binari, nel tratto che interessa il passaggio a livello con la Statale 87. Se queste sono le rettifiche di tracciato, non credo che diminuiranno di molto i tempi di percorrenza per Roma.
    Da Rocca d’Evandro dovremmo accedere alla linea ad Alta velocità, ma non credo che i futuri treni, provenienti dal Molise,, anche se elettrici vi potranno circolare. E comunque non raggiungerebbero velocità tali da arrivare da Rocca d’Evandro a Roma in un’ora. Non so in quali altri modi si possano accorciare i tempi di oltre mezz’ora
    Comunque è molto importate che finalmente si sia posta attenzione alla linea ferroviaria Campobasso-Roma. Questo è un collegamento strategico, sicuro e forse, in futuro, anche comodo e concorrenziale che un capoluogo di regione, potrà utilizzare non solo verso la Capitale, ma anche verso il Nord (e il Sud) Italia.

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